Affrontare la perdita di una persona cara è un momento difficile, e le spese legate a un funerale possono rappresentare un ulteriore peso economico. Per venire incontro a queste necessità, l’INAIL ha previsto l’assegno funerario, un’indennità economica erogata a chi sostiene le spese funebri in specifiche circostanze. Questa prestazione è regolamentata da norme ben precise e viene rivalutata annualmente per garantire che rimanga adeguata al costo della vita.
Cos’è l’assegno funerario e a cosa serve?
L’assegno funerario è una prestazione economica una tantum, cioè erogata in un’unica soluzione, che ha lo scopo di rimborsare chi ha sostenuto le spese legate al funerale di un lavoratore deceduto in circostanze specifiche, come:
- infortunio sul lavoro, ovvero un evento traumatico avvenuto durante l’attività lavorativa;
- malattia professionale, ossia una patologia causata dall’esposizione a rischi connessi alla propria occupazione.
Questa indennità è regolamentata dall’articolo 85 del DPR 1124/1965, che è stato modificato nel tempo per adeguarne gli importi e le modalità di rivalutazione.
Quali sono gli importi aggiornati dell’assegno funerario?
L’importo dell’assegno funerario è soggetto a rivalutazione annuale. Questo adeguamento si basa sulla variazione dei prezzi al consumo registrata dall’ISTAT e viene stabilito con un decreto del Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero della Salute. Ecco una panoramica degli importi più recenti:
- 2019: l’importo base è stato fissato a 10.000,00 euro, in seguito alla Legge n. 145/2018;
- 2021: dopo la rivalutazione, l’importo è aumentato a 10.542,45 euro, come stabilito dalla Circolare n. 36 del 14 dicembre 2021;
- 2024: a partire dal 1° luglio, per i settori industria, navigazione e agricoltura, l’importo è stato ulteriormente aumentato a 12.240,02 euro (Circolare n. 25 del 16 settembre 2024).
Per i lavoratori del settore marittimo, l’assegno funerario è soggetto a un criterio specifico: non può mai essere inferiore a una mensilità della retribuzione del lavoratore deceduto. Questo garantisce che le famiglie dei marittimi ricevano un sostegno economico adeguato al livello di reddito del lavoratore. Inoltre, è importante specificare che:
- non è soggetto a tassazione IRPEF: non costituisce reddito imponibile e quindi non grava fiscalmente sul beneficiario;
- è destinato sia ai familiari del lavoratore deceduto sia a chiunque abbia sostenuto le spese funerarie, indipendentemente dal grado di parentela.
Chi può richiedere l’assegno funerario?
I beneficiari dell’assegno funerario possono essere due categorie principali:
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- superstiti del lavoratore deceduto:
- coniuge o partner unito civilmente;
- figli, anche maggiorenni, se a carico del lavoratore al momento del decesso;
- altri familiari conviventi che erano a carico del lavoratore.
- chiunque abbia sostenuto le spese funerarie:
- in questo caso, il beneficiario può essere anche una persona non legata da vincoli di parentela con il lavoratore deceduto, purché dimostri di aver coperto i costi del funerale.
Come richiedere l’assegno funerario?
Per ottenere l’assegno funerario, è necessario presentare una domanda ufficiale all’INAIL o all’ente previdenziale competente. La procedura richiede la presentazione di una serie di documenti, tra cui:
- certificato di morte del lavoratore;
- documentazione delle spese funerarie, come fatture o ricevute;
- prova del legame di parentela (se richiesto);
- altri documenti specifici che potrebbero essere richiesti in base al caso particolare.
Il consiglio è di consultare direttamente l’INAIL o l’ente di riferimento per ottenere informazioni aggiornate sulle modalità di presentazione della domanda e i tempi di erogazione.
Perché l’assegno funerario è importante?
L’assegno funerario rappresenta un supporto fondamentale per affrontare le spese in un momento delicato come la perdita di un familiare o di un lavoratore. Questa prestazione garantisce un aiuto concreto e immediato, contribuendo a sollevare i superstiti da un onere economico gravoso. Grazie alla rivalutazione annuale degli importi, l’assegno mantiene il suo valore nel tempo, adeguandosi all’aumento del costo della vita. Inoltre, la possibilità di richiederlo anche da parte di persone non legate da parentela con il lavoratore deceduto lo rende uno strumento inclusivo e accessibile.