Dopo lunghi mesi di attesa, arriva finalmente una notizia positiva per migliaia di famiglie italiane: l’INPS ha avviato l’erogazione dei conguagli legati ai carichi di cura dell’assegno di inclusione, integrandoli nella mensilità di aprile 2025. Si tratta di importi significativi, in alcuni casi superiori ai 2.000 euro, che vanno a colmare il divario tra quanto ricevuto finora e quanto effettivamente spettava ai nuclei familiari aventi diritto.
Cosa cambia con il riconoscimento d’ufficio dei carichi di cura?
Dal inizio 2025, l’INPS ha annunciato una riforma del calcolo dell’assegno di inclusione, stabilendo che i carichi di cura (la presenza nel nucleo familiare di minori di tre anni, persone con disabilità grave o non autosufficienti) sarebbero stati attribuiti automaticamente, senza bisogno di ulteriori comunicazioni da parte del cittadino.
Questo cambiamento ha avuto un impatto immediato sulla scala di equivalenza, ovvero il parametro che determina l’importo mensile spettante. In precedenza, migliaia di beneficiari ricevevano importi sottostimati, proprio perché i carichi di cura non erano stati conteggiati correttamente.
Qual è l’importo dei conguagli per i carichi di cura?
Con il nuovo calcolo, l’INPS ha stabilito un valore aggiuntivo di 200 euro mensili per ogni carico di cura riconosciuto. Considerando che l’assegno di inclusione è attivo dal gennaio 2024, il conguaglio può coprire fino a 15 mensilità, raggiungendo un massimo teorico di 3.000 euro per nucleo, laddove i carichi di cura siano stati presenti sin dall’inizio e non siano mai stati correttamente conteggiati.
Questi importi arretrati sono stati inclusi automaticamente nella mensilità di aprile 2025, senza necessità di fare domanda, e rappresentano una boccata d’ossigeno per migliaia di famiglie che, per oltre un anno, hanno ricevuto un sostegno inferiore a quanto previsto dalla normativa.
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Chi riceve il conguaglio e come funziona il pagamento?
Il conguaglio spetta a tutti i nuclei percettori dell’assegno di inclusione in cui l’INPS ha rilevato d’ufficio la presenza di carichi di cura. Il pagamento è automatico, e viene erogato insieme alla mensilità ordinaria di aprile.
È importante sottolineare che il conguaglio copre solo i mesi nei quali i carichi di cura erano effettivamente presenti e non erano stati considerati nel calcolo iniziale dell’importo. In caso di variazioni nella composizione del nucleo familiare nel corso dell’anno, l’importo può variare.
Perché l’INPS ha impiegato così tanto tempo per i ricalcoli?
La complessità delle verifiche anagrafiche e sanitarie, insieme alla mole di dati da elaborare, ha richiesto diversi mesi di lavorazione. Solo a inizio 2025 l’INPS è riuscita a definire un sistema automatizzato in grado di identificare con precisione i carichi di cura nei nuclei familiari già beneficiari dell’assegno.
Questo ha permesso non solo di correggere gli importi futuri, ma anche di ricostruire le mensilità passate, generando così il pagamento dei conguagli.
Quali sono le prospettive per il futuro?
Con il riconoscimento automatico dei carichi di cura e l’avvio dei conguagli, l’assegno di inclusione si avvicina a una gestione più equa e trasparente. Tuttavia, resta fondamentale il controllo continuo della composizione familiare e della corretta attribuzione delle maggiorazioni.
Questa operazione rappresenta un primo passo verso un sistema più inclusivo e capace di rispondere in modo concreto ai bisogni delle famiglie più vulnerabili, in particolare quelle con minori e persone con disabilità.