L’assegno unico CAF è una prestazione economica che viene erogata dall’INPS con cadenza mensile. Questo assegno è dedicato a nuclei familiari che hanno uno o più figli minorenni a carico, ma anche maggiorenni con determinati requisiti fino ai 21 anni o figli disabili senza limiti di età. Si tratta di un aiuto concreto per le famiglie, soprattutto in questo periodo storico in cui il costo della vita è aumentato parecchio e le nascite stanno diminuendo.
Il pagamento assegno unico può variare in base all’ISEE, varia da 189,20 euro a 54,05 euro al mese per ogni figlio minorenne nel 2023, mentre varia da 91,9 euro a 27 euro dai 18 anni fino ai 21 anni di età, nel 2023. La domanda per l’assegno unico può essere richiesta al CAF (centro di assistenza fiscale), che si occupa di svolgere diverse pratiche, alcune gratuite e altre a pagamento.
Assegno unico CAF, come funziona
La domanda per l’assegno unico può essere fatta seguendo diverse modalità:
- direttamente dal sito INPS al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID almeno di livello 2, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- chiamando il numero verde 803.164 o il numero 06 164.164;
- andando al CAF o utilizzando i loro servizi telematici gratuiti.
L’assegno unico CAF è comodo per chi non ha molta dimestichezza con i servizi telematici e non ha mai presentato ancora nessuna domanda nel sito dell’INPS. Dato che potrebbe essere complicato presentare la domanda se è la prima volta che si svolge questa operazione, è bene tenere presente che servono determinati documenti per poter fare richiesta di assegno unico:
- codice fiscale dei minore (o dei minori) a carico più quello del secondo genitore;
- carta d’identità di chi fa la richiesta;
- IBAN di chi fa la richiesta (per ricevere assegno unico pagamenti);
- l’ISEE aggiornato.
Per quanto riguarda l’anno corrente, è bene ricordare qualche data per non sbagliare:
- per le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno 2023, l’assegno unico spetta con tutti gli arretrati a partire da marzo 2023;
- per le domande presentate dopo il 30 giugno 2023, l’assegno unico decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda e fa riferimento all’ISEE che è stato allegato al momento della richiesta.
Di cosa si occupa il CAF?
Il CAF è un centro di assistenza fiscale che si può trovare in vari Comuni. Questo ente svolge diverse pratiche che possono riguardare lavoratori dipendenti, disoccupati e pensionati. Principalmente, il CAF si occupa di:
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- compilare il modello ISEE;
- presentare domanda per vari bonus, come l’assegno unico CAF;
- inviare il modello 730 o ex Unico;
- compilare domande REI, ex Sia e reddito di cittadinanza;
- calcolare e stampare modelli F24 per il pagamento dell’Imu e della Tasi.
Alcuni servizi sono gratuiti e altri a pagamento, nei prossimi anni lo Stato dovrebbe riequilibrare i rimborsi concessi a patronati e CAF. Ricordiamo che recarsi al CAF non è obbligatorio, è un aiuto per chi non riesce a ultimare alcune pratiche, ma ormai ci sono molte guide online che spiegano come svolgere le operazioni direttamente dai siti ufficiali, come quello dell’Agenzia delle Entrate o dell’INPS.
Ad esempio, ogni cittadino può compilare in autonomia il 730 seguendo le istruzioni, inviare la richiesta per la disoccupazione Naspi, stampare e controllare le pratiche previdenziali. I costi dei servizi del CAF possono variare in base al centro Comunale di raccolta. Ad ogni modo, prima di recarsi nel centro di assistenza fiscale, si può richiedere telefonicamente a quanto ammontano i costi per il servizio di cui si ha bisogno, in modo da valutare se è una cifra che si può affrontare.