Assegno unico più basso ad aprile? La risposta è sì, e la cosa riguarderà grandi fette di fruitori. Ma perché? Ecco le motivazioni dietro l’abbassamento degli importi.
Assegno unico più basso ad aprile? Sì. Ma non per tutti
Saranno milioni gli italiani che riceveranno un assegno unico più basso ad aprile, ma c’è una buona notizia: nessun taglio (quindi nulla di permanente): le motivazioni sono da ricondursi a semplice contabilità.
Infatti, verranno semplicemente a mancare le disposizioni degli arretrati AUU che avevano caratterizzato gli scorsi mesi. Di conseguenza, tutti torneranno a percepire le ordinarie cifre dovute, senza appunto l’ammontare aggiuntivo degli arretrati dell’AUU. Si tratta, in poche parole, del ritorno al pagamento “standard”.
Gli arretrati, in particolar modo, erano dovuti al fatto che in precedenza, precisamente nel mese di gennaio, si è fatto riferimento all’ISEE 2023, anziché fare riferimento all’attestazione 2024. Non essendo quindi al tempo stato ufficializzato il tasso di inflazione, successivamente (nel mese di marzo) è dunque stato restituito quanto non pagato a gennaio, il che ha giustificato l’incremento dell’AUU.
Ora, invece, ad aprile, di torna a percepire quanto percepito in precedenza, dato che non è previsto alcun conguaglio.
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Calendario pagamenti AUU
Ricordiamo che i pagamenti dell’AUU di aprile avverranno il 17, il 18 ed il 19.
INPS ha ufficializzato le date dei pagamenti dei primi sei mesi dell’anno 2024. Le prossime date da qui a giugno sono dunque così calendarizzate:
- 17, 18, 19 aprile;
- 15, 16, 17 maggio;
- 17, 18, 19 giugno.
Assegno unico e ADI
Si ricorda, inoltre, che gli ex percettori RDC, per continuare a percepire l’assegno unico, devono presentare domanda per richiedere AUU su conto corrente. Infatti, INPS ha disposto che salvo gli arretrati, dal mese scorso gli assegni non vengono più versati sulla carta RdC, che una volta terminati gli arretrati, verrà definitivamente disattivata.