Assicurazione auto ferme: un decreto del 22 novembre 2023 in attuazione delle direttive europee statuisce che l’obbligo di assicurazione si estende anche alle auto ferme.
Una scelta che fa discutere, specialmente se si pensa a quelle auto ferme in aree private, ben delimitate e inaccessibili al pubblico, dove la presenza dell’auto non può rappresentare in alcun modo e per nessuno né un intralcio né tanto meno un pericolo.
Eppure, dura lex sed lex, come dice la locuzione latina (ndr “è una legge dura, ma pur sempre una legge”), e come tale va rispettata.
Assicurazione auto ferme: il testo del decreto
Il testo del decreto chiarisce che: “L’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile si applica ai veicoli a motore indipendentemente dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento“.
Tale obbligo, come accennavamo poc’anzi, “si estende anche ai veicoli utilizzati soltanto in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni”.
A dover essere assicurati sono tutti i veicoli a motore che si muovono a una velocità superiore a 25 km/h oppure con un peso superiore ai 25 chilogrammi e velocità massima superiore ai 14 chilometri all’ora. Sono compresi anche rimorchi.
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Quali sono i veicoli esenti?
Restano invece esentati:
- i veicoli che non circolano più in quanto esportati, ritirati o demoliti;
- i veicoli che hanno temporaneamente sospeso il contratto per i periodi in cui si è deciso di non usare il mezzo;
- quelli che non hanno l’autorizzazione a circolare, perché sequestrati dalle autorità;
- quelli che non possono camminare perché non hanno più il motore (ma qui deve essere la compagnia di assicurazioni a darne conferma).
Le sanzioni per chi non paga
La sanzione è la stessa per chi circola senza assicurazione, ovvero:
- una multa da 866 euro (o 606,20 se viene pagata entro 5 giorni);
- la decurtazione dei punti della patente
- il ritiro della carta di circolazione
- il sequestro del mezzo