Il bonus benzina 2024, anche chiamato bonus carburante, è stato introdotto dal governo Draghi nel 2022 con il decreto legge 21/2022 come sostegno durante la crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina e dall’aumento dei prezzi dei carburanti.
Queste agevolazioni, diverse dagli incentivi per l’acquisto di auto, vengono fornite dai datori di lavoro ai propri dipendenti per l’acquisto di carburante. Il Decreto Legge menzionato in precedenza specifica che il valore dei buoni benzina non viene considerato come reddito del lavoratore se non supera i 200 euro.
Bonus benzina 2024: come funziona
Il bonus benzina consiste in buoni con un valore massimo di 200 euro che vengono forniti dalle aziende private ai propri dipendenti una tantum. Questi buoni possono essere utilizzati per l’acquisto di carburante, come benzina, gasolio, Gpl, metano, e anche per la ricarica di veicoli elettrici.
Secondo il Decreto Legge, il bonus benzina è esentasse essendo fringe benefit, il che significa che non viene considerato come parte del reddito da lavoro dipendente, purché non superi i 200 euro.
Tuttavia, se la soglia dei 200 euro viene superata, l’intera somma diventa imponibile e non solo la parte eccedente. Il bonus carburante può essere dedotto dal reddito d’impresa e può essere erogato come sostituto dei premi di risultato.
È importante notare che il bonus carburante è considerato come un aiuto separato da altri benefici, come ad esempio il bonus bollente, e può essere cumulato con altri vantaggi.
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A chi spetta il bonus benzina?
I buoni benzina, con un valore fino a 200 euro, vengono erogati a discrezione del datore di lavoro ai propri dipendenti, indipendentemente dal tipo di contratto (full time, part time, smart working) e includendo studi professionali e enti, senza considerare il reddito ISEE o lo stipendio. Sono esclusi:
- I collaboratori coordinati e continuativi;
- Gli amministratori;
- I tirocinanti;
- I titolari di borse di studio.
I buoni possono essere utilizzati per l’acquisto di tutti i tipi di carburante per autotrazione, come benzina, metano, GPL, gasolio e possono anche coprire le ricariche per veicoli elettrici. Sono interessati tutti i datori di lavoro privati, comprese le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti pubblici economici. Le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del Dlgs 165/2001 sono escluse dal beneficio.
Come richiedere il Bonus benzina 2024
I buoni benzina possono essere forniti dai datori di lavoro senza la necessità di accordi contrattuali preventivi. Non è richiesta alcuna domanda per ottenere il bonus benzina. L’agevolazione viene assegnata automaticamente dalle aziende private ai propri dipendenti, fino a un massimo di 200 euro.
I lavoratori possono usufruire del bonus benzina in due modi:
- Buoni benzina o strumenti simili: i dipendenti riceveranno buoni che possono essere utilizzati per l’acquisto di carburante.
- Benefit aziendali: se inclusi nei piani sindacali, i dipendenti possono usufruire di benefit aziendali che non verranno sommati al limite di non imponibilità dei benefit, pari a 258,23 euro.
I lavoratori del settore privato non devono presentare domanda per beneficiare del bonus benzina 2023. Le aziende assegneranno automaticamente il beneficio ai propri dipendenti, ma solo se questi percepiscono redditi da lavoro dipendente.
Scadenza bonus benzina
I beneficiari dei buoni benzina possono utilizzarli per fare rifornimento presso qualsiasi stazione di servizio. Tuttavia, l’aumento dei prezzi dei carburanti potrebbe renderlo un lusso che non tutti possono permettersi.
Inizialmente, il primo decreto prevedeva l’erogazione del bonus per i primi tre mesi del 2023 (gennaio, febbraio e marzo). Tuttavia, con l’ultimo decreto, la misura è stata poi prorogata. È importante notare che i bonus erogati possono essere utilizzati dai dipendenti anche successivamente a questa data.
Tempistiche di erogazione del bonus benzina
I bonus benzina sono esenti da tasse e possono essere erogati individualmente, senza richiedere accordi preventivi con il lavoratore. Possono essere utilizzati come sostituti dei premi di risultato, seguendo le disposizioni contrattuali applicabili. Sono completamente deducibili per il datore di lavoro e vengono forniti su base volontaria.
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