Si riaprono i termini per accedere al bonus parità di genere, grazie a 2,5 milioni di euro di fondi del Pnrr. Pmi e professionisti potranno quindi godere di nuovi contributi per ottenere la certificazione della parità di genere, sotto forma di servizi, assistenza tecnica e affiancamento da parte di esperti. E per la prima volta, potranno beneficiare delle agevolazioni tutti i soggetti con Partita Iva operanti in Italia. Ecco i dettagli e come fare a presentare domanda.
Bonus parità di genere, nuovo bando da 2,5 milioni
Al via la seconda tranche da 2,5 milioni di euro per accedere al bonus parità di genere. La prima tornata, pari a 4 milioni di euro, si è era chiusa il 28 marzo 2024 ed era andata rapidamente esaurita, portando a un’integrazione con ulteriori risorse per un totale di 5,4 milioni di euro. “L’alto numero di adesioni all’avviso pubblicato un anno fa, superiore anche alle nostre attese”, ha spiegato a questo proposito il Presidente di Unioncamere, Andrea Prete, “dimostra l’attenzione delle nostre imprese alla promozione della trasparenza dei processi lavorativi, alla riduzione del gender pay gap, alla conciliazione vita-lavoro”.
Adesso Pmi e professionisti potranno accedere a nuovi contributi per ottenere la certificazione della parità di genere, tramite un avviso pubblico che sarà disponibile dal 26 febbraio al 18 aprile. E la vera novità è che per la prima volta, il bando sarà aperto a tutti i titolari di Partita Iva.Chi può accedere al bonus parità di genere
In nuovo bando stabilisce con precisione criteri e modalità per l’assegnazione di contributi finalizzati all’assistenza tecnica, al tutoraggio e alla certificazione della parità di genere. In particolare, tutti i soggetti con Partita Iva operanti in Italia potranno accedere a due bonus distinti:
- Un contributo fino a 2.500 euro, sotto forma di servizi, per l’assistenza tecnica e l’accompagnamento. I servizi offerti includono il supporto all’utilizzo di strumenti informativi, l’affiancamento da parte di esperti per implementare il Sistema di gestione per la parità di genere, il monitoraggio degli indicatori di performance, la definizione degli obiettivi strategici e la pre-verifica della conformità del sistema. L’obiettivo finale è quello di trasferire a Pmi e professionisti competenze specialistiche e strategiche per ottenere la certificazione della parità di genere
- Un contributo fino a 12.500 euro per la certificazione della parità di genere, erogato sotto forma di servizi di certificazione forniti da Organismi iscritti nell’apposito Elenco.
L’iniziativa è stata promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è realizzata in collaborazione con Unioncamere, che si occuperà nello specifico dell’attuazione del bando.
Come inviare le domande
Le domande di partecipazione al nuovo avviso pubblico – consultabile qui – possono essere presentate a partire dalle ore 10 del 26 febbraio 2025 fino alle ore 16 del 18 aprile 2025 (salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili), accedendo al sistema restart.infocamere.it con SPID/CIE/CNS. I contributi verranno assegnati attraverso una procedura valutativa a sportello, seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
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Per accedere ai contributi sarà inoltre necessario completare un pre-screening di autovalutazione che attesti un idoneo livello di maturità sui temi della parità di genere. È infine richiesta la presentazione di un preventivo rilasciato da un Organismo di Certificazione iscritto nell’apposito Elenco.
A titolo informativo, è bene ricordare che il bando sulla parità di genere è stato rinnovato a causa dell’elevato numero di domande pervenute. Per accedere alla prima tornata di fondi, sono state infatti presentate 1.699 richieste, distribuite territorialmente come segue: 39% al Nord, 33% al Sud e 28% al Centro. Sarà quindi cruciale, anche questa volta, presentare la richiesta per il bonus parità di genere il prima possibile. In modo tale da non essere esclusi a priori dall’assegnazione dei fondi Pnrr.