Sì al Bonus trasporti 2024, ma solo con Carta dedicata a te. Dopo l’enorme successo e i numerosi click day che si sono susseguiti durante lo scorso anno, il Bonus trasporti esce di scena. O meglio, cambia forma: verrà infatti erogato ai soli possessori di Carta Dedicata a Te.
Bonus trasporti con Carta Dedicata a Te
Il bonus trasporti sarà ora accessibile ai soli possessori di Carta Dedicata a Te. Come è facilmente deducibile, si tratterà pertanto di una platea molto più ristretta di beneficiari, se si considera che prima potevano accedervi tutti coloro che avessero un ISEE entro i 20mila euro, single compresi e famiglie senza figli.
Parliamo di “single” e coppie senza figli perché l’espediente della Carta Dedicata a Te ha, ancora una volta, tagliato fuori le coppie senza figli a carico, e chi vive da solo.
Essendo la Carta Dedicata a Te uno strumento appositamente pensato per le famiglie a basso reddito, è logico-consequenziale che tutti i possessori apparterranno a questa fetta di popolazione, mentre i single e chi non ha figli non potranno più fruire di un bonus che si era rivelato molto utile per tantissimi italiani.
Bonus trasporti 2024: come richiederlo?
Non è ancora noto quali saranno le modalità di richiesta ed erogazione del bonus trasporti. Tuttavia, come già accaduto per il bonus benzina su Carta Dedicata a Te, si può tranquillamente presumere che l’erogazione avverrà in via automatica, molto probabilmente, e direttamente sulla Carta.
Non è un’Italia per single…
Certamente, a patire le conseguenze maggiori delle decisioni dell’attuale governo sono i single, spesso tagliati fuori dai sussidi, dagli aiuti, e dal supporto statale. Così come le famiglie senza figli a carico.
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Della propensione dell’attuale governo verso il concetto di famiglia (come lo intendono loro) ne è costellato l’intero sistema degli ultimi due anni.
Ne è la dimostrazione il distinguo tra il Supporto per la formazione e l’Assegno di inclusione; ne è la riprova la Carta Dedicata a te; e ne è la conferma finale ed assoluta l’aver infine voluto veicolare il bonus trasporti verso quest’ultima, che di fatto è da sempre stata, ancora una volta, una carta pensata solo per le famiglie.
Le lamentele intanto fioccano come neve, e il malcontento generale per l’essere oggetto di una parziale discriminazione dilaga a macchia d’olio.
Che il governo si renda finalmente conto, dopo quest’ultima stoccata, che forse è arrivata l’ora di una inversione di marcia?