Bonus turismo 2024: un incentivo che porta un +15% in busta paga ai lavoratori del turismo che hanno effettuato straordinari e lavori notturni.
Si tratta di un ulteriore incentivo rispetto al bonus stagionali una tantum già visto lo scorso ottobre.
Come funziona il bonus turismo?
L’obiettivo del bonus turismo (detto anche bonus stagionali) è quello di ovviare alla carenza di personale di queste categorie di lavoratori. Il bonus turismo infatti, prevede un aumento in busta paga del 15% per quei lavoratori che svolgano straordinari o lavori notturni. Il 15% è applicato sulla retribuzione lorda.
Per il Ministero del Turismo, la misura aiuterà la stabilità occupazionale ed incentiverà più persone ad approcciarsi alla professione, da tempo oramai in sofferenza a causa della carenza di personale.
- del settore turistico, ricettivo e termale
- di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande
L’agevolazione viene erogata solo in rapporto esclusivo a straordinari o lavoro notturni. Il trattamento integrativo non concorrerà alla formazione del reddito.
Requisiti bonus stagionali
Possono accedere al bonus coloro che fanno parte delle categorie di lavoratori sopra menzionate, che devono inoltre avere:
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- regolare contratto di lavoro subordinato
- reddito non maggiore a 40mila euro per l’anno 2023
Il bonus, si ricorda, non ha un importo fisso ma è calcolato sul monte di ore di straordinari effettuate. Per questo motivo, l’importo è variabile.
Come richiedere il bonus stagionali?
Il bonus stagionali turismo 2024 può essere richiesto fino al 30 giugno 2024. Il trattamento integrativo viene riconosciuto dal sostituto d’imposta su richiesta del lavoratore. Il dipendente deve inoltre attestare di non avere conseguito, nell’anno 2023, un reddito superiore a 40mila euro.
Il chiarimento dell’Agenzia delle entrate
L’agenzia delle entrate ha inoltre chiarito tramite la circolare n. 5/E del 2024, che la misura è riferita alle sole prestazioni rese fra il 1° gennaio 2024 e il 30 giugno 2024.
I beneficiari sono titolari di reddito di lavoro dipendente impiegati nel settore privato, “a condizione di avere percepito un reddito da lavoro non superiore a 40mila euro”.