Borsa e investimenti, i settori più forti
Banche, salute, tecnologia, energia. Ci sono settori che in Borsa non tramontano mai. Ambiti di investimento sicuri, redditizi e in pratica a prova di crisi. In America l’hi-tech registra un boom senza precedenti grazie all’esplosione dell’intelligenza artificiale (che invece sta avendo un impatto trascurabile, per adesso, in Europa). Qui da noi, d’altra parte, va fortissimo il settore delle utility (+15,1% rispetto all’anno passato), ma se la cavano egregiamente anche la finanza (+13,2%) e il settore energetico (+8,7%).
Le motivazioni del successo di questi settori sono molteplici e complesse. Negli Usa le banche vanno forte grazie al rialzo dei tassi, nonostante il recente taglio del costo del denaro da parte della Fed. E anche il settore della salute se la cava egregiamente, in questo caso grazie all’invecchiamento della popolazione e ad alcune storie aziendali, particolarmente positive, che fanno da traino all’intero comparto. Al contrario, il mancato entusiasmo in Europa per il boom dell’IA ha tenuto agli ulti posti, in termini di redditività, l’intero settore tecnologico.
I settori più redditizi negli Usa
Investire in Borsa negli Usa può fruttare parecchio. Ma solo se si sa dove guardare. Al primo posto tra i settori più redditizi, a detta di Lseg/Ibex, c’è l’hi-tech: qui i guadagni sono saliti del 21,4% rispetto al 2023, con un +11,1% di ricavi complessivi. E tutto grazie alla bolla dell’Intelligenza artifciale. Sul secondo gradino del podio sale invece il settore finanziario, che comprende tanto le banche quanto gli intermediari finanziari: la redditività complessiva di questo comparto è salita del 20,6% in un anno (+6,6% in termini di fatturato).
In ambito finanziario, una mano notevole è arrivata dal rialzo dei tassi, che a sua volta ha dato una spinta agli istituti di credito che hanno aumentato i loro margini di interesse. In più le banche, aumentando i tassi sugli impieghi senza incrementare la remunerazione dei clienti, hanno finito per incassare somme record. A cui vanno aggiunti anche i profitti ottenuti grazie all’investment banking.
Il terzo settore più redditizio è stato invece quello della salute, che a sua volta comprende il comparto biomedicale, le case farmaceutiche e anche i laboratori di analisi medica. In quest’ambito l’utile netto è salito del 20,4% rispetto al 2023. E il merito di questi dati è soprattutto di alcune tendenze generali, come l’invecchiamento progressivo della popolazione. Un trend che comporta sempre più farmaci introdotti nel mercato e quindi incassi sempre più alti. Un impulso ulteriore in Borsa, poi, è arrivato da singole storie aziendali molto positive, come quella di Eli Lilly, azienda che produce farmaci antiobesità.
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I settori più redditizi in Europa
Nel vecchio continente il discorso cambia. Il settore dove conviene investire di più, da noi, è in primo luogo quello delle utilities (+15,1% rispetto al 2023), composto da tutte le imprese che si occupano di erogare e gestire servizi ai cittadini. Al secondo posto si attesta il comparto finanziario (+13,2%), che gode della spinta positiva di Wall Street e della buona salute delle banche europee. Sul gradino più basso del podio, invece, troviamo il settore dell’energia.
Il settore energetico (+8,7%) è in ottima salute da mesi, dopo anni difficili di ‘adattamento’ legati alle conseguenze della guerra in Ucraina. Il motivo di questo andamento positivo sta nei rialzi che hanno investito tutto il settore energetico, a cui si aggiunge un ‘boost’ notevole proveniente dall’efficientamento progressivo delle utilities. Stupisce invece il pessimo risultato in termini di redditività del settore tecnologico.
In Europa l’hi-tech non è stato trainato in alto dalla frenesia dell’Intelligenza artificiale, e inoltre le singole storie aziendali hanno un peso molto più forte qui da noi. “Se un grande gruppo non replica quanto realizzato nel passato”, spiega infatti Gian Marco Salcioli di Assiom Forex, su Il Sole 24 Ore, “l’intero segmento ne subisce le conseguenze”. Infine contano molto le abitudini economiche, come i cosiddetti “buy back”. “Un’operatività la quale”, aggiunge Salcioli, “basandosi normalmente sull’annullamento delle azioni aziendali, implica, da una parte, la riduzione del numero delle medesime, oltre all’incremento dell’utile per azione”.
Occorre quindi tenere d’occhio, anno per anno, quali sono i settori più redditizi in Borsa. Al momento la finanza, le banche, l’energia, ma anche la salute e l’hi-tech sono opzioni solide su cui investire (facendosi indirizzare da esperti, ovviamente). Ma stravolgimenti di natura economica e politica potrebbero comportare nuovi equilibri. Non è detto che l’energia frutti così bene a lungo, ad esempio. E il settore tecnologico potrebbe esplodere anche in Europa dopo i primi tentennamenti sull’IA. L’importante è tenersi costantemente aggiornati. E scegliere con la testa.