Brevetto bagnino, come funziona
Il brevetto da bagnino può essere ottenuto in Italia già da minorenni, poiché lo permette (ancora) il cosiddetto decreto Milleproroghe. I minori di 18 anni, quindi, possono frequentare un corso per bagnino e diventare bagnini di salvataggio già dall’età minima di 16 anni. In realtà, prima dell’agevolazione data dal Milleproroghe, un regolamento del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture prevedeva l’innalzamento dell’età minima a 18 anni per iscriversi ai corsi. Ma un’ulteriore proroga (non la prima, dal 2017 a questa parte) ha esteso l’eccezione della minore età almeno fino al 30 giugno 2024.
Il motivo? La necessità stringente da parte degli stabilimenti balneari e degli hotel, che faticano ormai cronicamente, negli ultimi anni, a trovare personale adatto e in misura sufficiente. In Italia, infatti, al momento mancano circa 4.000 bagnini di salvataggio. Una forbice che può verosimilmente allargarsi ancora, nel corso degli anni a venire.
Come mai in Italia mancano i bagnini
In base a stime recenti, nelle piscine e spiagge italiane mancano ad oggi circa 4.000 bagnini. I motivi della carenza sono principalmente tre:
- La legge in vigore: fino a poco tempo fa, la normativa richiedeva la presenza di un bagnino ogni 600 metri di spiaggia. Ma oggi nuove norme prevedono un bagnino ogni 180 metri, innalzando così di molto il numero totale richiesto. Il senso di questo provvedimento sarebbe in realtà comprensibile, ovvero garantire una maggiore sicurezza in mare. Tuttavia, nella realtà dei fatti, questo ha significato anche un’improvvisa domanda di bagnini da parte degli stabilimenti, che risulta difficilmente colmabile
- La crisi economica: il tracollo dell’economia ha ovviamente riguardato il settore del salvataggio in acqua, complice anche la lunga emergenza Covid. Così ai bagnini non sono più garantiti vitto e alloggio, come accadeva in passato, ma è necessario che se vi provvedano per contro proprio. Cosa che riduce buona parte dell’effettiva paga del bagnino di salvataggio
- L’introduzione del reddito di cittadinanza, oggi definito assegno di inclusione
Ne consegue, allora, una perdita di attrattiva verso la professione di bagnino. Oggi i giovani preferiscono trascorrere le vacanze divertendosi, magari con l’aiuto di appositi sussidi pubblici, invece di scegliere una professione stagionale che può essere appagante, certo, ma garantisce entrate fin troppo basse.
Come ottenere il brevetto bagnino
Per diventare bagnino in Italia occorre dunque un brevetto apposito. Tale brevetto, in caso si frequenti ancora la scuola secondaria di secondo grado, permette tra l’altro il riconoscimento di crediti formativi valevoli per gli esami di Stato. In più, il brevetto garantisce anche l’ottenimento di maggiori titoli durante i concorsi per l’ingresso nelle Forze Armate e nelle Forze di pubblica sicurezza.
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Il brevetto da bagnino è rilasciato al termine di un corso di formazione, che prevede un esame finale da superare. Per poter accedere al corso da “Bagnino di Salvataggio”, è obbligatorio:
- Essere in condizioni psicofisiche idonee
- Avere capacità natatorie
- Avere un’età compresa tra i 16 e i 55 anni
- Essere un cittadino dell’Unione europea o avere un regolare permesso di soggiorno
Per avere informazioni più dettagliate su come fare a diventare bagnini, è consigliabile consultare il sito della Società Nazionale di Salvamento e mettersi in contatto con la sezione territoriale più vicina, così da poter avere informazioni circa le modalità di iscrizione, le date dei corsi e il luogo. Il brevetto dura tre anni.
Gli enti che rilasciano il brevetto bagnino
Il brevetto da bagnino è rilasciato in Italia da tre enti distinti:
- Società nazionale di salvamento
- Federazione italiana nuoto
- Federazione italiana salvamento acquatico
Quanto guadagna un bagnino
Il salario di un bagnino in Italia varia da un minimo di 1.380 euro fino a un massimo di 1.654 euro al mese, in base livello di inquadramento e alla contingenza applicata. Si parte dal sesto livello, con paga mensile di 860,12 euro. Successivamente la retribuzione va a salire con il passaggio ai livelli successivi. Alla base garantita si aggiunge poi l’indennità di contingenza, che si aggira intorno ai 520 euro mensili.