Calderone su assegno di inclusione: i nuclei familiari numerosi percepiranno più di quanto percepivano con RdC. Cosi ha affermato il ministro ad Agorà.
Calderone su assegno di inclusione:”Base uguale ad RdC ma aumenta con i coefficienti”
Elvira Calderone spiega che, sebbene la base da cui si parte sia la medesima di RdC, sono i coefficienti a fare la differenza: “Per chi ha nuclei familiari numerosi, per chi non può lavorare perché ha figli o deve assistere un familiare, disabili, bambini da accompagnare, per queste figure il reddito di inclusione parte da una base uguale al reddito di cittadinanza ma con una serie di coefficienti e poi con l’integrazione dell’assegno unico, che porteranno gli importi finali, soprattutto per le famiglie numerose ad essere superiori”.
Poi passa al Supporto, declassificandolo più che a un sussidio ad una “indennità”. E sulla compatiblità del Supporto con altri sussidi specifica che è possibile cumulare “anche con altre indennità previste, ad esempio, per la partecipazione ai corsi di formazione o per un servizio civile o per un progetto utile alla collettività”.
D’altro canto, e questo lo aveva già detto recentemente in un’altra esternazione pubblica, “L’obiettivo è di portare al più presto gli occupabili al lavoro”.
La piattaforma SIISL
Sulla piattaforma SIISL e sul caos generatosi ultimamente circa suoi apparenti malfunzionamenti, Calderone precisa: “La piattaforma funziona”, invitando poi gli utenti a rivolgersi ai patronati, qualora avessero difficoltà.
“Sta funzionando ed è di facile utilizzo, ma se non si ha il computer o non si hanno sufficienti competenze informatiche ci si può rivolgere ai patronati”, ha precisato.
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Le domande arrivate sino ad ora sono circa 45mila, e per usare la piattaforma, dice la ministra, non servono particolari abilità informatiche dato che si tratta di un “percorso guidato”
Tuttavia, si segnala che le richieste di supporto tecnico sono state appena 200, a riprova appunto del fatto che lo strumento sia di facile utilizzo. “Chi non ha gli strumenti o le capacità informatiche può sempre rivolgersi a un CAF o patronato” ha infine concluso la ministra.