Calderone su stop Rdc. Intervistata da “La Verità”, la ministra del lavoro Elvira Calderone si dice scettica sulla possibile “bomba sociale” che potrebbe scaturire dallo stop al reddito di cittadinanza. Perché? Perché “ci sono le condizioni perché la bomba sociale non si verifichi”, afferma Calderone. Il motivo è da ricercare nella presenza di una piattaforma per opportunità ai lavoratori: il sistema SIISL.
SIISL è la piattaforma attiva già dal 1° settembre, che servirà come tramite tra le agenzie del lavoro e i percettori del Supporto per la formazione, e che avrà la finalità di inserir loro nel mondo del lavoro.
Calderone su stop RdC: “La piattaforma creerà opportunità per il lavoratori”
“Esiste una nuova piattaforma per creare opportunità per lavoratori e imprese. Il copioso afflusso di dati a poche ore dall’avvio conferma che la strada è quella giusta. E’ un cambio di paradigma che implica la partecipazione attiva da parte del disoccupato assieme con gli altri attori del mercato del lavoro. Presa in carico del richiedente, partecipazione ai corsi e valutazione personalizzata saranno la chiave”.
Poi aggiunge: “Ferma restando la protezione con l’assegno di inclusione di tutte le fragilità che abbiamo tutelato. Le vili minacce rivolte al premier Meloni sono state condannate unanimemente da maggioranza e opposizione e non fermeranno l’azione del governo”
“State soffiando sul fuoco”
Assume poi toni perentori quando parla delle critiche rivolte al governo e degli spettri agitati di una rivolta sociale “Qualcuno sta soffiando sul fuoco, le polemiche sterili non ci interessano. Siamo concentrati sul lavoro che stiamo portando avanti”
L’obiettivo, afferma Calderone, è quello di tutelare le famiglie in difficoltà, dando lavoro a chi si trova senza
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Dopo di che, parla anche di come il Governo sia attento ai fragili: “Lo Stato è al fianco di chi è più in difficoltà. Tenendo alta la tutela delle fragilità vogliamo accompagnare chi ha la possibilità di lavorare nel minor tempo possibile. Per farlo è necessario attivarsi, ovvero, cambiare il paradigma che in passato ha visto il fallimento delle promesse fatte e passare all’avvio di un percorso di formazione, qualificazione e lavoro che rende dignità alla persona. La maggior parte dei posti vacanti riguarda profili medio bassi e addirittura per il 20 per cento dei casi si riferisce a competenze prive di qualifica. Questo per dire che le opportunità ci sono per tutti”.