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Cancellazione CRIF illegittima, come funziona

Una segnalazione negativa al CRIF può comportare la qualifica di "cattivo pagatore". Ma è possibile ottenere la cancellazione in caso di mancato preavviso. Ecco come.

di Tommaso Pietrangelo
4 Gennaio 2025
in Fisco e tasse
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Una segnalazione negativa al CRIF (Centrale Rischi Finanziari) può comportare per il cittadino la qualifica di “cattivo pagatore”, da cui deriva l’impossibilità di ottenere nuovi prestiti. Tuttavia, la segnalazione può essere ritenuta illegittima in caso di mancato preavviso, ed è possibile farsela cancellare in modo facile e senza spese. Ecco come fare.

Sommario

Toggle
  • CRIF, cos’è la qualifica di cattivo pagatore
  • Come cancellare una segnalazione illegittima
  • L’opzione del ricorso stragiudiziale

CRIF, cos’è la qualifica di cattivo pagatore

Il CRIF, acronimo di “Centrale Rischi Finanziari”, è un database che contiene informazioni dettagliare sulle attività finanziarie dei cittadini italiani, compresi prestiti, finanziamenti, carte di credito e altre tipologie di debito. Un qualsiasi problema di pagamento, o ritardo nei pagamenti finanziari, viene prontamente segnalato al CRIF. E queste informazioni possono avere conseguenze molto negative sulla capacità di ottenere nuovi finanziamenti in futuro.

In poche parole, una segnalazione negativa al CRIF comporta automaticamente la qualifica di “cattivo pagatore”, e quindi l’impossibilità quasi totale di ottenere altri prestiti nel periodo in cui la segnalazione rimane visibile (a meno che non si opti per la cessione del quinto). Inoltre, i dati negativi, una volta inseriti nel sistema, non possono essere cancellati. A meno che la richiesta di cancellazione non provenga dallo stesso Istituto Finanziario autore della segnalazione.

La registrazione al CRIF come “cattivo pagatore” può avvenire a partire da un ritardo superiore a due rate (anche non consecutive). Quindi se non si riesce a pagare solamente una rata, non accade nulla. Ma a partire dalla seconda è possibile che l’Istituto segnali il ritardo al CRIF. Tuttavia, a tutela del consumatore, la legge prevede che la banca avvisi prontamente il cliente della sua intenzione di inoltrare la segnalazione. Deve cioè dare un preavviso di almeno 15 giorni per dare tempo al cittadino di provvedere al pagamento e fermare quindi la procedura. Nella pratica, però, può accadere che l’istituto trascuri o dimentichi di avvisare in tempo il cliente, che si ritrova quindi ad essere segnalato come “cattivo pagatore” senza aver ricevuto nessun tipo di avviso.

Come cancellare una segnalazione illegittima

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Nel caso in cui il preavviso non arrivi, è possibile far dichiarare illegittima la segnalazione e ottenere l’immediata cancellazione del dato negativo. È inoltre possibile richiedere alla banca il rimborso dei danni morali e reputazionali derivanti dalla segnalazione. Sarà poi la banca, in quanto responsabile della segnalazione stessa, a dover dimostrare che l’avviso è stato regolarmente consegnato.

È bene però sottolineare che se si sceglie la strada del ricorso, non conviene quasi mai procedere per vie legali affidandosi a un avvocato. Si tratta infatti di un procedimento lunghissimo, molto costoso e dall’esito spesso incerto. L’opzione migliore, invece, è affidarsi a un ricorso stragiudiziale.


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L’opzione del ricorso stragiudiziale

Il ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) rappresenta la migliore possibilità di ottenere la cancellazione di una segnalazione illegittima al CRIF. L’ABF è infatti un ente di Banca d’Italia creato per la risoluzione stragiudiziale (cioè fuori dai Tribunali) delle controversie sorte tra consumatori e sistema finanziario italiano. I principali vantaggi garantiti dall’ABF sono:

  • Costi ridotti
  • Rapidità del procedimento
  • Non è richiesta necessariamente l’assistenza di un avvocato

Il primo passo da compiere per presentare il ricorso è scrivere una raccomandata con ricevuta di ritorno all’Istituto Finanziario responsabile della segnalazione. Nella raccomandata si chiederà formalmente l’immediata cancellazione della segnalazione al CRIF, a causa della mancata ricezione del preavviso nei tempi previsti dalla legge. A questo punto – solo in caso di risposta negativa, o di mancata risposta entro il termine di 30 giorni – sarà possibile presentare il ricorso vero e proprio all’ABF.

Per presentare il ricorso all’Arbitro è sufficiente scaricare l’apposito modulo presente sul sito dell’ABF. Nel modulo bisognerà spiegare i motivi del ricorso, e a questo punto la soluzione più semplice è quella di inserire lo stesso testo precedentemente inviato per raccomandata all’Istituto Finanziario. Prima di spedire, tuttavia, è bene tenere a mente alcuni passaggi importanti:

  • Bisogna prima effettuare il pagamento di 20 euro previsto dalla procedura
  • È necessario allegare alla richiesta tutta la documentazione prevista, compresa la copia della raccomandata precedentemente spedita alla banca
  • Il ricorso deve essere presentato obbligatoriamente tramite il sito dell’ABF, previa registrazione

Una volta inviato il ricorso, l’Arbitro valuterà la richiesta in tempi ragionevoli. Se la riterrà fondata, ordinerà alla banca di provvedere alla cancellazione della segnalazione al CRIF. Potrà inoltre disporre a favore del cliente un risarcimento in denaro a titolo di compensazione dei danni morali e reputazionali.

Tags: crif cancellazionericorso
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