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Cartelle esattoriali cosa sono e come funzionano i pagamenti?

Non pagare una cartella può costare anche il pignoramento di un immobile di proprietà. Ecco a cosa fare attenzione per evitarlo!

di Annarita Faggioni
4 Aprile 2024
in Pagamenti
0

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Cartelle esattoriali cosa sono e come evitare il rischio di pignoramento per una cartella di pagamento dimenticata? Lo strumento serve per il recupero del credito da parte degli enti pubblici. Infatti la cartella Equitalia non esiste più dal 1° luglio 2017, quando l’ente fu chiuso con la legge n.
225/2016 e un comunicato stampa. L’ente oggi c’è ancora, ma solo per la sezione Giustizia. Le pratiche relative ai contribuenti sono sotto la responsabilità dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Ma come funziona questo strumento di recupero del credito e cosa succede se non si paga?

Sommario

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  • Cosa sono le cartelle esattoriali
  • Che succede se non si paga una cartella
  • Come si pagano le cartelle esattoriali
  • Cartelle esattoriali cosa sono e come verificare

Cosa sono le cartelle esattoriali

La cartella è un documento che identifica un mancato pagamento precedente con la Pubblica Amministrazione. Le informazioni riportate nella raccomandata da firmare sono:

  • Numero identificativo della cartella: è necessario per capire a quale pratica fa riferimento la cartella.
  • Indirizzo, nome e cognome del richiedente a destra. A sinistra, invece, ci sono i dati degli enti creditori, cioè l’ente che ha richiesto l’intervento dell’Agenzia delle Entrate Riscossione per il mancato pagamento. Se non si paga la tassa sui rifiuti, per esempio, l’ente creditore è il servizio del Comune di residenza.
  • Lettera con informazioni sul mancato pagamento – la tassa o la multa non pagata, per esempio – sui tempi e sulle modalità per procedere a pagare la cartella.
  • Tabella con i relativi pagamenti da effettuare, con dati e indicazione del tasso di interesse applicato.
  • Modelli di pagamento, che possono essere RAV o MAV postali o bancari, oppure dei modelli F24 precompilati. Si può scegliere la modalità di pagamento, ma è importante che resti la stessa per tutte le rate. Pagare una rata all’ufficio postale e una successiva in banca potrebbe rendere difficile rintracciare i pagamenti effettuati.

Che succede se non si paga una cartella

Dopo aver compreso bene le cartelle esattoriali cosa sono, andiamo a scoprire quando non si pagano. Questa casistica avviene quando si riceve un’intimazione di pagamento. Si ha tempo 60 giorni dal ricevimento della comunicazione – cioè da quando si è firmato – per pagare l’intero importo, oppure una prima rata. Se si sceglie di non pagare la cartella subito, si può pagare con ulteriori interessi di mora da applicare, stabiliti dalla tabella dell’Agenzia delle Entrate Riscossione per procedere con il pagamento in ritardo.

Il destinatario della cartella può anche richiedere l’annullamento contestando la cartella agli sportelli dell’Agenzia sul territorio, oppure in forma telematica. In questo caso, è necessario accedere al proprio profilo con lo Spid sul sito e compilando la domanda da presentare online alla pagina dedicata. Chi si rivolge allo sportello deve presentare la modulistica relativa compilata con la copia dei documenti richiesti. La documentazione è indicata nella cartella, tra le modalità per l’annullamento.

Leggi anche  Guida alla rateizzazione dei debiti tributari

Si può chiedere una pratica annullata anche al Foro competente, con tutti i costi relativi a un iter giudiziario. In questa situazione la cartella è sospesa finché il giudice non prende una decisione e serve un avvocato per gestire la pratica.

Se non si paga la cartella nei tempi previsti, l’ente può procedere alla riscossione coattiva. In questi casi la Pubblica Amministrazione che vanta un credito può applicare un’ipoteca su un immobile di proprietà del contribuente, passare al fermo dell’auto, procedere all’espropriazione forzata dei mobili o, ancora, prelevare un quinto dello stipendio o delle entrate per procedere con il pagamento forzoso.


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Come si pagano le cartelle esattoriali

Ci sono diverse modalità di pagamento a disposizione, ma è importante sceglierne solo una per evitare i pagamenti doppi difficili da rimborsare. Quali sono?

  • Modalità online in un’unica soluzione. Scegliendo di pagare sul portale online dedicato si clicca sul bottone Paga on-line e si passa alla pagina dove inserire il codice fiscale indicato nella tessera sanitaria. Si indica il tipo di modello di pagamento tra MAV, RAV o cartella – è specificato nei modelli di pagamento ricevuti via posta – e si indica il numero di rate da pagare. Si inseriscono i caratteri di ReCapcha scritti e da ascoltare (c’è il bottone di Play) nella casella di testo sottostante e si clicca su Procedi. Infine si ottiene un riepilogo dove inserire il metodo di pagamento (carta di credito). Si ottiene così una ricevuta da scaricare in PDF alla pagina Esito. Questa modalità è a disposizione solo se si vuole pagare l’intero importo della cartella in un unica soluzione.
  • Modalità online rateizzata. La pagina dedicata ai pagamenti delle cartelle a rate è questa. Ci si collega con lo Spid, scegliendo Entra con Spid e aprendo l’app presente sullo smartphone. Poi si inquadra il codice QR e si inserisce il codice ID. Si clicca su Acconsento e si sceglie l’opzione Rateizza adesso. Così si ottengono le rate da pagare e le relative scadenze.
  • Modalità online dal conto corrente. Se il contribuente ha un conto online presso una banca, può accedere al suo conto e scegliere MAV o RAV tra le modalità di pagamento disponibili in Altri pagamenti. Si inseriscono i dati presenti sul modello nella versione digitale sul sito della banca e si procede cliccando sul bottone per proseguire. Infine, si verificano tutti i dati dalla schermata che compare e si completa il pagamento. Prima di chiudere la finestra è importante scaricare la ricevuta di avvenuto pagamento in PDF.
  • Pagamento presso gli uffici postali. Il contribuente si presenta all’ufficio postale con il modello da pagare in cartaceo e il denaro necessario. Si può usare la carta di credito o i contanti. La stessa modalità è disponibile anche nella banca dove si ha un conto a disposizione.
  • Pagamento tramite bonifico. Questa modalità è disponibile solo per gli italiani residenti all’estero, indicando nella causale il codice fiscale del contribuente e il numero della cartella.

Cartelle esattoriali cosa sono e come verificare

Le cartelle esattoriali si possono verificare sul proprio profilo sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Dopo aver effettuato il collegamento con lo Spid, si troverà una sezione chiamata Situazione debitoria. Cliccandola, si accede all’elenco completo delle cartelle con indicazione dei pagamenti effettuati e di quelli da fare. Infine, c’è anche l’indicazione di eventuali cartelle sospese.

Tags: agenzia delle entratepagamenti
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