Le casse previdenziali professionali sono un pilastro fondamentale del sistema previdenziale italiano, che garantiscono sicurezza economica a milioni di professionisti iscritti agli albi.
Si tratta di enti autonomi e distinti dal sistema previdenziale pubblico dell’INPS, che si occupano della gestione dei contributi e delle pensioni per categorie specifiche di lavoratori autonomi: avvocati, medici, ingegneri, commercialisti e molte altre professioni regolamentate. Vediamo come funzionano.
Casse previdenziali professionali: come funzionano?
Le casse previdenziali professionali sono state istituite con la legge 509/1994 e successivamente con la legge 103/1996. Tali due normative hanno sancito la loro autonomia e la loro privatizzazione.
Sono enti di diritto privato con finalità pubbliche, regolati da statuti e regolamenti interni approvati dai ministeri competenti. Ogni cassa è finanziata attraverso i contributi obbligatori versati dagli iscritti, i quali variano in base al reddito professionale dichiarato.
Tra le principali casse previdenziali abbiamo:
- Cassa Forense (avvocati)
- ENPAM (medici e odontoiatri)
- INARCASSA (ingegneri e architetti)
- CNPADC (dottori commercialisti)
- EPPI (periti industriali)
- ENPAV (veterinari)
- ENPACL (consulenti del lavoro)
- Cassa geometri
Ogni cassa adotta un proprio sistema di contribuzione e calcolo della pensione, spesso basato su un modello a capitalizzazione, in cui le pensioni sono finanziate direttamente dai contributi versati dagli iscritti, a differenza del sistema a ripartizione dell’INPS.
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Le casse previdenziali offrono diversi tipi di prestazioni, tra cui:
- pensione di vecchiaia: erogata al raggiungimento dell’età pensionabile e dei requisiti contributivi.
- pensione di invalidità: destinata ai professionisti che, per motivi di salute, non possono più esercitare la loro attività.
- pensione di reversibilità: a favore dei familiari superstiti in caso di decesso dell’iscritto.
assistenza sanitaria integrativa: in alcuni casi, le casse offrono anche servizi di assistenza sanitaria o indennità di malattia.
Quali svantaggi comporta essere iscritto a una cassa professionale?
Indubbiamente, essere iscritto a una cassa professionale porta degli svantaggi, come contributi da versare più alti e l’assenza di ammortizzatori sociali. Analizziamoli.
Contributi Elevati
I professionisti devono versare contributi spesso più alti rispetto ai lavoratori dipendenti, indipendentemente dal reddito effettivo.
Assenza di ammortizzatori Sociali
A differenza dei lavoratori iscritti all’INPS, gli iscritti alle casse non hanno accesso a strumenti come la cassa integrazione o la NASpI (indennità di disoccupazione).
Sistema previdenziale meno vantaggioso
Molte casse adottano il sistema a capitalizzazione, che può offrire rendimenti più bassi rispetto al sistema a ripartizione dell’INPS, soprattutto in periodi di crisi economica.
Età pensionabile elevata
In alcune casse, l’età pensionabile e i requisiti contributivi sono più stringenti rispetto a quelli previsti per i dipendenti pubblici e privati.
Minor protezione in caso di malattia o invalidità
Per quanto riguarda le tutele per malattia, maternità o invalidità esse possono essere più limitate rispetto a quelle garantite dall’INPS.
Cumulo contributivo più rigido
Non sempre è possibile cumulare i contributi versati in diverse casse o con quelli INPS senza penalizzazioni, rendendo difficile la costruzione di una pensione adeguata per chi ha carriere professionali ibride.
Le casse professionali nel futuro
Il sistema delle casse previdenziali professionali si trova attualmente di fronte a diverse sfide, tra cui:
- sostenibilità finanziaria: l’equilibrio tra contributi versati e pensioni erogate è un tema centrale, soprattutto in un contesto di invecchiamento della popolazione e di fluttuazioni nei redditi dei professionisti.
- flessibilità del sistema: l’evoluzione del mercato del lavoro richiede modelli più adattabili alle nuove forme di professione, come i lavoratori autonomi digitali.
- investimenti e gestione del patrimonio: le casse devono garantire una gestione efficiente dei fondi, investendo in maniera prudente e redditizia per garantire rendimenti adeguati.