Ti stai chiedendo come comprare casa? Soprattutto se ci si trova alla prima esperienza, può sembrare un compito assai difficile, specialmente per tutte le scartoffie da compilare, ma anche perché incappare in truffe o vendite poco trasparenti è spesso molto, molto facile. Ecco una guida utile a come comprare casa, ed evitare brutte sorprese.
Come comprare casa: i primi passaggi
Innanzitutto, se vuoi comprare casa, devi avere in mente ben chiaro su che tipologia di casa vuoi orientarti. Vuoi una casa con giardino? Preferisci o hai la vera e propria necessità di avere un garage? Vuoi un immobile dentro l’abitato, o in periferia? Una casa che sia vicino alla scuola dei tuoi figli? Tutte queste domande sono essenziali quando si compra casa, e non sempre possiamo conciliare tutti i fattori in questione.
Molto spesso, la casa dei nostri sogni si trova lontana kilometri dal lavoro, oppure dalla scuola dei nostri bimbi. Oppure, può non avere un posto auto. Sta a noi scendere a compromessi, e scegliere cosa “barattare” in cambio della casa che ci ha colpiti di più.
Detto ciò, per cercare la casa da comprare possiamo muoverci in due modi:
- in autonomia (consultando annunci online, ad esempio);
- tramite agenzie immobiliari.
A prescindere da quale siano le modalità con cui intendiamo comprare casa, una volta “puntato” il nostro obiettivo, non ci resta che procedere con le formalità burocratiche.
I passaggi per acquistare casa
Essenzialmente, i passaggi per acquistare casa sono:
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- verifica generale dello stato dell’immobile;
- proposta d’acquisto con contratto preliminare;
- richiesta di mutuo; (facoltativa, ma a meno che non abbiate una grossa somma di denaro sul vostro conto, il mutuo è la conseguenza logica nella stragrande maggioranza dei casi);
- rogito notarile.
Verifica dello stato dell’immobile
Veniamo al primo passaggio, la verifica dello stato dell’immobile. Essa non consiste nella semplice verifica che tutto sia “a posto” all’interno della casa. Ovviamente, verificare che non si tratti di un immobile che versa in uno stato fatiscente è un presupposto che non può mancare, ma la “verifica” consiste anche in una serie di piccoli dettagli ulteriori, molti dei quali meramente tecnico-burocratici. come:
- la verifica della planimetria catastale: per verificare che quanto sulla pianta catastale corrisponda alla realtà;
- documenti urbanistici e certificato di abitabilità: sono i documenti che attestano la conformità e abitabilità dell’immobile: in pratica attestano che tutto sia in regola;
- atto di provenienza: l’atto con cui si prova l’appartenenza dell’immobile al vecchio proprietario, e agli eventuali proprietari precedenti;
- spese condominiali: sarebbe buona abitudine, ma non è obbligatorio, prendere visione anticipata delle spese condominiali, per capire se sono in linea con il nostro pensiero (e con le nostre tasche, anche);
- visura catastale: il documento che stabilisce il valore dell’immobile
- visura ipotecaria: è molto importante! Ci dice se sull’immobile pendono o meno delle ipoteche. Non essere al corrente del fatto che si sta acquistando un immobile su cui pende un’ipoteca, rientra proprio tra le “truffe” e brutte soprese di cui parlavamo poc’anzi.
Il resto, consiste nella verifica dello stato di impianti (caldaia, riscaldamento, impianti eventuali di automazione, impianti di domotica etc) e in generale nello stato dell’immobile nel complesso.
Leggi anche: Comprare casa su carta: conviene?
Fatto tutto ciò, e una volta verificato che tutto sia a norma, non ci resta che procedere con gli atti “clou” di compravendita.
Il contratto di compravendita
Non ci resta che proseguire con la stipula del contratto di compravendita. Esso deve essere completo di:
- dati personali di venditore ed acquirente;
- dati catastali dell’immobile e tutte le informazioni che attestano la conformità urbanistica dell’immobile;
- importo proposto per l’acquisto;
- somma della caparra versata;
- data entro la quale si intende finalizzare l’atto definitivo;
- presenza di eventuali oneri sulla proprietà; (es. ipoteca);
- altre dichiarazioni/eventuali accordi tra acquirente e venditore;
- data entro la quale l’offerta va accettata.
Nota bene: le parti possono anche decidere di effettuare un preliminare di compravendita, quindi un atto antecedente, prima del contratto definitivo. Una sorta di “bozza” del contratto finale, che viene via via perfezionata secondo la volontà delle parti.
Quanti soldi bisogna avere da parte per comprare casa?
La risposta a questa domanda è: dipende. Sicuramente serve una cospicua somma di denaro messa da parte per avviare sia la ricerca che la stipula del contratto di compravendita. La somma si dovrà aggirare intorno al 10% del valore dell’immobile che si intende acquistare.
Dopo aver compiuto questi passaggi, si può procedere alla richiesta del mutuo. Al referente bancario va comunicato tutto ciò che riguarda il contratto di compravendita.
La banca verificherà le condizioni finanziare del richiedente, oltre che quelle dell’immobile (anche per verificare le eventuali ipoteche).
Quando si richiede un mutuo, è meglio mettersi dinanzi alla scelta di più piani e farsi fare una serie di preventivi, così da scegliere il mutuo più vantaggioso, previa verifica del tasso di interesse.
Il rogito notarile
Ci siamo! Eccoci all’atto finale: il rogito notarile è l’ultimo passaggio, con il quale si conclude il trasferimento di proprietà.
Il costi del rogito variano in base al valore dell’immobile, e la scelta del notaio davanti cui compiere l’atto è lasciata alla discrezione delle parti. Con questo atto, l’acquirente diventa il proprietario a tutti gli effetti, con tutti i diritti, i doveri, e le responsabilità che ne conseguono.