Come non farsi chiamare dai call center? Ci sono operatori che lavorano nel rispetto delle normative in materia e chi porta avanti delle truffe odiose, come quella del falso SMS INPS. Come riconoscere chi lavora onestamente dai truffatori e come difendere la tua fornitura per evitare il fenomeno delle bollette pazze? Oggi vediamo come evitare dei contratti non voluti e bloccare call center se necessario.
Come difendersi dai contratti telefonici
Quando ci si registra a un servizio, oppure si sceglie una carta fedeltà, è importante non accettare la clausola che indica che i dati possono essere forniti a terzi. Questa indicazione si trova scritta in piccolo e online è riportata accanto a una casella quadrata, ma è una prima soluzione utile su come non farsi chiamare dai call center.
Infatti, l’Autorità Garante per la Privacy ha stabilito con apposite linee guida, che i gestori di qualsiasi servizio non possono dare i dati degli utenti ad altre aziende a meno che non c’è un’espressa autorizzazione. Non spuntare l’opzione evita che le attività di call center ricevano il numero di telefono dell’interessato, togliendo così la possibilità di contatto.
Quali sono le altre strategie per evitare di sottoscrivere un contratto per telefono?
- Non rispondere a chiamate da numeri sconosciuti, a meno che non si aspetti un pacco, oppure una chiamata in tal senso. È importante chiedere ad amici – qualora non si abbia il loro numero in precedenza – di mandare un messaggio prima di telefonare. Fare attenzione anche al prefisso del numero. Numeri con indicazione +21 segnalano la provenienza da Malta, mentre il prefisso per l’Italia è +39.
- Non rispondere mai “Sì”, ma “Pronto”. Cosa succede se dico “Sì” al telefono? L’operatore che registra la chiamata può utilizzare quel “Sì” per provare l’assenso alla sottoscrizione di un contratto e sentirsi autorizzato a cambiare la fornitura delle bollette. L’interessato può trovarsi così con una doppia bolletta, oppure con un rincaro non dovuto. Evitare il “Sì” è una strategia utile per difendersi anche in tutta la conversazione.
- Richiedere sempre chi sta contattando. L’interessato deve sapere subito chi è la società che si sta occupando di quella chiamata. Se prima della risposta si ottiene uno squillo, oppure l’indicazione dell’azienda da parte dell’operatore è troppo frettolosa, è meglio chiudere la conversazione e bloccare il numero da cui si è ricevuta la chiamata.
- Non fidarsi delle voci registrate. Alcuni call center utilizzano delle voci registrate per il primo contatto con il potenziale cliente. In questi casi è bene evitare di rispondere alla voce registrata e chiudere la conversazione, a meno che l’interessato non abbia richiesto l’assistenza clienti telefonica da parte di un operatore. Per maggiore sicurezza, sarebbe utile contattare il servizio clienti dell’azienda fornitrice online sul sito ufficiale dell’attività che fornisce le utenze (Enel, Eni, ecc.).
- Non accettare nessun contratto senza aver letto le condizioni nero su bianco.
- Non dare mai dati personali che possono essere usati per le truffe, come:
- nome e cognome;
- codice fiscale;
- indirizzo;
- informazioni sanitarie;
- numero di telefono di casa;
- indirizzo email;
- numero di conto corrente;
- IBAN;
- password.
Una volta scoperto che quel numero si riferisce a un call center, è importante bloccarlo, per evitare che venga riutilizzato. Così si crea una blacklist dei call center sullo smartphone. Le società di call center hanno diversi numeri di telefono, anche di zone diverse da quella di residenza. Se l’interessato nota che il numero di telefono non ha il prefisso della propria città e non conosce tante persone fuori dalla propria zona, allora gli conviene non rispondere.
Come non farsi chiamare dai call center e difendersi dai contratti non voluti
Purtroppo chi opera con le truffe può riuscire comunque a portare a casa un contratto che l’utente non vuole. In questi casi è importante agire subito così:
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- Utilizzare il diritto di ripensamento. L’art.54 del Codice del Consumo stabilisce che l’interessato può annullare il contratto sottoscritto inviando una mail con posta elettronica certificata PEC o una raccomandata postale con ricevuta di ritorno all’azienda indicata sul contratto stesso. Questa possibilità è disponibile entro 14 giorni dalla sottoscrizione del contratto, quindi dalla telefonata. In questo caso non serve inserire il motivo per poter chiudere la pratica.
- Se arriva direttamente la bolletta senza contratto, l’interessato può inviare un reclamo all’indirizzo della società indicato sulla bolletta con raccomandata con ricevuta di ritorno, chiedendo la prova di aver sottoscritto un accordo. La normativa di riferimento è l’art. 66-quinquies del Codice del consumo.
L’interessato può anche rivolgersi a:
- Lo Sportello dei Consumatori dell’ARERA;
- L’AGCOM attraverso l’indirizzo PEC, oppure tramite raccomandata all’indirizzo: Autorità garante della concorrenza e del mercato, Piazza Giuseppe Verdi 6/A – 00198 Roma;
- Le associazioni per i consumatori.
Come non farsi chiamare dai call center, il Registro
Come non farsi chiamare dai call center? Il Registro Pubblico delle Opposizioni può essere un altro strumento per non farsi contattare dai call center. Per registrarsi, si può telefonare ai numeri:
- 800 957 766 per le utenze fisse (numero verde);
- 06 42986411 per i cellulari.
In alternativa, si può compilare questo modulo e inviarlo all’indirizzo email iscrizione@registrodelleopposizioni.it.