Il documento di riconoscimento in formato cartaceo sta venendo gradualmente sostituita dalla CIE, ovvero la carta d’identità elettronica. In questo articolo capiremo cos’è e come richiedere la carta d’identità elettronica.
Che cos’è la CIE
La carta d’identità elettronica (CIE) è un documento di riconoscimento personale sempre più diffuso in Italia. È emanata dal Ministero dell’Interno e permette l’accertamento dell’identità del possessore e l’accesso ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni sia in Italia che nei Paesi dell’Unione Europea, quali i servizi digitali dei Comuni, il portale INPS, le domande per concorsi pubblici, il cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate per dichiarazione dei redditi, l’anagrafe digitale nazionale per richiedere servizi come il cambio online della residenza.
L’autenticazione per accedere al servizio online richiesto dal cittadino può avvenire attraverso 3 modi:
- Accesso mediante le credenziali (username e password);
- l’accesso prevede, in aggiunta alle credenziali, l’impiego di un secondo meccanismo di autenticazione che certifichi il possesso di un dispositivo (es. codice temporaneo OTP, scansione QR code);
- è richiesto l’utilizzo di lettore o uno smartphone dotato di tecnologia NFC per la lettura della CIE.
Come richiedere la carta d’identità elettronica (CIE)
La Carta di Identità Elettronica può essere richiesta presso il proprio Comune di residenza o dimora oppure presso il Consolato di riferimento per i cittadini residenti all’Estero a partire da 180 giorni prima della scadenza della propria carta d’identità o in seguito a smarrimento, furto o deterioramento.
Per i cittadini residenti all’estero le modalità di rilascio sono indicate sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La validità della carta d’identità elettronica cambia a seconda dell’età del titolare al momento della richiesta del documento. Nello specifico, la CIE scade al primo compleanno dopo:
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- 3 anni dalla data di rilascio per i minori che hanno meno di 3 anni di età;
- 5 anni dalla data di rilascio per i minori con un’età compresa tra i 3 e i 18 anni.
Per i maggiorenni la carta d’identità ha una validità di 10 anni, perciò scade dopo 9 anni più i giorni intercorrenti fra la data della richiesta e la data di nascita.
Prima di avviare la pratica di rilascio della CIE bisognerà versare, presso le casse del Comune, la somma di 16,79 euro oltre i diritti fissi e di segreteria.
Documenti richiesti:
- fototessera, in formato cartaceo o elettronico, su un supporto USB e dovrà essere dello stesso tipo di quelle utilizzate per il passaporto [consulta qui le modalità di acquisizione foto];
- codice fiscale o tessera sanitaria.
Cosa fare nel momento della domanda
Il cittadino, nel momento in cui presenta la domanda, dovrà:
- Esibire all’operatore Comunale, in caso di primo rilascio, un altro documento d’identità in corso di validità. In caso di impossesso di tale documento, dovrà presentarsi al Comune accompagnato da due testimoni;
- Consegnare il vecchio documento all’operatore comunale in caso di rinnovo o deterioramento del documento precedente;
- Consegnare il numero della ricevuta di pagamento della carta d’identità (se disponibile) e il codice fiscale all’operatore comunale;
- Verificare i dati anagrafici con l’operatore comunale;
- Fornire, in caso, indirizzi di contatto per essere avvisato circa la spedizione del documento;
- Indicare la modalità di ritiro del documento desiderata (presso un indirizzo o in Comune);
- Fornire all’operatore comunale la fotografia;
- Procedere con l’operatore comunale all’acquisizione delle impronte digitali;
- Fornire, se si vuole, il consenso alla donazione degli organi;
- Firmare il modulo di riepilogo procedendo quindi alla verifica finale sui dati.
Il cittadino riceverà la Carta d’identità elettronica entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta all’indirizzo indicato.
Come richiedere la carta d’identità elettronica per un minore
Se il richiedente della Carta d’identità elettronica sia genitore di un minore, è necessario presentare anche la dichiarazione di permesso di entrambi i genitori. Qualora uno dei due genitori non voglia darne consenso, occorrerà rivolgersi al giudice tutelare.