Può capitare a tutti di commettere errori fiscali. Che siano omissioni dei redditi, errori nell’inserimento dei dati personali, o un utilizzo improprio dei regimi fiscali agevolati, parliamo comunque di mancanze che possono avere conseguenze rilevanti, come sanzioni o rimborsi ritardati. Tuttavia, con un po’ di attenzione e qualche piccolo accorgimento, è possibile evitare di incappare in errori nella dichiarazione dei redditi. Ecco come fare.
Errori fiscali, come fare a evitarli
La dichiarazione dei redditi è un obbligo fiscale complesso, che spesso può comportare errori fiscali con conseguenze spiacevoli dal punto di vista economico. Le leggi fiscali sono infatti (nella gran parte dei casi) macchinose, contorte e di difficile comprensione, soprattutto per chi non è esperto in questo settore. E a ciò si aggiungono le frequenti modifiche legislative, spesso apportate da un anno all’altro, che possono rendere difficile per i contribuenti stare al passo con i tempi.Gli errori fiscali più comuni nella compilazione della dichiarazione dei redditi sono:
- Mancata inclusione di alcune fonti di reddito, come i redditi da affitti brevi, gli investimenti o i lavori occasionali
- Mancata inclusione di tutte le detrazioni e deduzioni a cui si avrebbe diritto, come spese sanitarie, di istruzione, mutui e ristrutturazioni
- Eventuali errori nel calcolo manuale, soprattutto quando è necessario sommare importi da diverse fonti di reddito o applicare svariate detrazioni e deduzioni
È tuttavia possibile evitare spiacevoli ‘incidenti’ con il fisco seguendo alcuni consigli basilari. Vediamo qui sotto, in dettaglio, quali sono.
1. Raccogliere tutta la documentazione essenziale
Ancora prima di iniziare a compilare la dichiarazione dei redditi, è fondamentale assicurarsi di avere a portata di mano tutta la documentazione necessaria. Vale a dire:
- La certificazione dei redditi (CUD o 730 precompilato)
- Gli estratti conto bancari, per dichiarare eventuali interessi sui conti correnti
- La documentazione relativa a eventuali investimenti, con riferimento a rendiconti delle plusvalenze e dividendi
- Le ricevute per le spese detraibili (come spese sanitarie, di istruzione, mutui e ristrutturazioni edilizie).
2. Verificare tutte le fonti di reddito
Una volta verificata la documentazione necessaria, è bene assicurarsi di dichiarare tutte le fonti di reddito, attive e passive. Comprese quelle facilmente trascurabili come:
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- Redditi da attività occasionali (collaborazioni e lavori extra)
- Redditi da locazione, inclusi gli affitti brevi
- Proventi derivanti da eventuali investimenti, quindi dividendi e plusvalenze
- Eventuali royalties da libri o musica.
3. Tenere conto di detrazioni e deduzioni
Capita spesso che i contribuenti non approfittino di tutte le detrazioni e deduzioni disponibili, anche per il semplice fatto che non ne sono a conoscenza. È quindi opportuno verificare di avere incluso nella dichiarazione detrazioni e deduzioni per:
- Spese sanitarie (alcune possono essere detratte fino al 19%)
- Spese veterinarie
- Abbonamenti al trasporto pubblico
- Donazioni ad onlus, associazioni di volontariato, enti del terzo settore o partiti politici
- Interessi sui mutui per l’acquisto della prima casa
- Spese di ristrutturazione edilizia
Bisogna inoltre assicurarsi di seguire correttamente le apposite procedure per ottenere detrazioni e deduzioni.
4. Controllare i dati personali inseriti
Durante la compilazione della dichiarazione, è essenziale per evitare errori fiscali inserire i dati personali in maniera corretta. In questo modo si eviteranno eventuali problemi o ritardi nell’elaborazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. I dati fondamentali da controllare sono:
- Documento d’identità (in corso di validità)
- Tessera sanitaria e codice fiscale
- Indirizzo di residenza (da aggiornare in caso di cambiamenti recenti)
- Stato civile (da verificare soprattutto in caso di cambiamenti che potrebbero influenzare la dichiarazione).
5. Scegliere il regime fiscale e inviare la dichiarazione
È ovviamente cruciale scegliere il regime fiscale più adatto alla propria situazione, valutando attentamente se regimi fiscali agevolati, come quello forfettario, sono vantaggiosi oppure no. Infine, una volta compilata e ricontrollata a dovere la dichiarazione dei redditi, è fondamentale ricordarsi di inviarla entro la scadenza stabilita dal fisco. Altrimenti si rischiano seriamente spiacevoli sanzioni.