Con la nuova misura dell’articolo 39 del disegno di legge di bilancio che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri lunedì 16 ottobre, il governo vuole incentivare il popolo italiano a comprare BTP.
Il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è un aspetto fondamentale per determinare l’accesso a numerosi servizi pubblici e agevolazioni fiscali nel nostro paese.
Spesso, le famiglie italiane cercano modi legittimi per ridurre il proprio ISEE al fine di ottenere benefici economici e sociali. Una delle strategie legali per farlo è investire in Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), una forma di investimento a basso rischio.
Cos’è un BTP (Buono del Tesoro Poliennale)?
I Buoni del Tesoro Poliennali, noti comunemente come BTP, sono titoli di Stato emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sono uno strumento di investimento a medio e lungo termine con l’obiettivo di finanziare il debito pubblico italiano.
I BTP sono emessi in varie scadenze, che possono variare da 3 a 30 anni, offrendo una gamma di opzioni di investimento per gli acquirenti. Sono considerati uno dei tipi di investimenti più sicuri, in quanto sono garantiti dallo Stato italiano.
Inoltre, sono emessi con un valore nominale, e gli investitori li acquistano a un prezzo di mercato, che può variare in base alla domanda e all’offerta. Questi titoli pagano un interesse periodico, noto come cedola, generalmente ogni anno. Alla scadenza, l’investitore riceve il valore nominale del titolo.
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Quali sono i migliori BTP da comprare oggi?
La scelta dei BTP da acquistare dipende dalla propria strategia di investimento e dal proprio orizzonte temporale. Alcuni BTP potrebbero essere più adatti per coloro che cercano un flusso di reddito regolare, mentre altri potrebbero essere ideali per un investimento a lungo termine.
- BTP a scadenza fissa: hanno una data di scadenza predefinita, ad esempio 5, 10 o 20 anni.
- BTPi: sono indicizzati all’inflazione e offrono protezione contro la perdita di potere d’acquisto.
- BTP a tasso variabile: hanno un tasso di interesse che può variare nel tempo, a seconda del tasso di riferimento di mercato.
Come acquistare BTP?
Per comprare BTP è necessario avere un conto corrente o un conto deposito presso una banca o un intermediario finanziario autorizzato. Non tutti possono acquistarli, è importante verificare di essere idonei in base alle normative vigenti. Solitamente, i cittadini italiani e i residenti in Italia possono investire in BTP, alcuni di questi però possono essere riservati a investitori istituzionali.
Dopo aver aperto il conto, è possibile scegliere i BTP desiderati: gli intermediari finanziari di solito forniscono informazioni dettagliate sui titoli disponibili. Una volta scelti i BTP, è possibile acquistarli attraverso il proprio conto corrente o deposito. Dopo l’acquisto, verranno conservati in un conto titoli o deposito presso la banca o l’intermediario finanziario.
Chi può comprare BTP?
Come accennato in precedenza, i BTP sono generalmente aperti all’acquisto per i cittadini italiani e i residenti in Italia. Le regole specifiche possono variare a seconda del tipo di BTP e delle condizioni stabilite dal Dipartimento del Tesoro.
Per quanto riguarda i minorenni, possono acquistare BTP solo se assistiti dai loro genitori o tutori legali. Inoltre, alcuni BTP possono essere riservati a investitori istituzionali, come banche e fondi comuni di investimento.
Come funziona oggi comprare BTP?
Ad oggi, chi acquista BTP è tenuto a dichiararlo, e di conseguenza dovrà inserire l’investimento nel calcolo ISEE.
I titoli di Stato infatti contribuiscono a determinare il calcolo per il requisito patrimoniale ai fini ISEE, con riferimento a “titoli di stato italiani, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi, nonché il valore dei conti correnti, delle azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri, delle partecipazioni azionarie in società italiane ed estere quotate in mercati regolamentati e altro”.
Con le nuove direttive, chi decide di comprare BTP potrà godere di alcune agevolazioni fiscali specifiche e non dovrà più inserirli nel calcolo ISEE. La misura, che è stata approvata da poco tempo, ha l’obiettivo di aumentare la quota di debito nazionale mettendola in mano ai risparmiatori italiani, così da non dover chiedere prestiti esteri.
Come utilizzare i BTP per abbassare l’ISEE
La connessione tra l’acquisto di BTP e la riduzione dell’ISEE può sembrare complessa, ma è possibile se si conoscono i regolamenti appropriati. Prima di procedere, è importante avere una chiara comprensione del proprio ISEE attuale, che viene calcolato prendendo in considerazione una serie di fattori, tra cui il reddito familiare, il patrimonio e le spese deducibili.
L’ISEE tiene conto dei redditi finanziari e patrimoniali, ma alcuni tipi di investimenti, come i BTP a reddito fisso, possono avere un impatto minore sull’ISEE rispetto ad altri investimenti che generano redditi più elevati. È importante tenere traccia delle cedole (gli interessi) e dei rimborsi dei BTP, in quanto costituiscono una parte del reddito complessivo.
La riduzione dell’ISEE attraverso gli investimenti in BTP deve essere fatta in modo legittimo e in conformità con le leggi fiscali italiane. Tentativi di evasione fiscale o di alterare l’ISEE in modo fraudolento possono comportare sanzioni severe.