Non solo le madri hanno il diritto di chiedere il congedo dal lavoro per la nascita di un figlio, esiste anche il “congedo parentale padre”, per sostenere tutti gli uomini che affrontano questo nuovo evento nella loro vita e per dare una mano alla madre. La nascita di un figlio, infatti, è un momento significativo nella vita di entrambi i genitori. Nonostante alla madre spetti il compito più impegnativo, il padre ha il diritto di chiedere il congedo parentale per dare più sostegno in famiglia nei primi mesi di vita del bambino e per non perdersi questi momenti importanti. Ma come richiedere il congedo parentale padre? chi paga il congedo di paternità? Vediamo di rispondere a queste domande.
Congedo parentale padre: cos’è e chi ne ha diritto
Il congedo parentale padre è un permesso obbligatorio di 10 giorni, concesso a tutti gli uomini che stanno per diventare padri o lo sono appena diventati. Deve essere richiesto dai 2 mesi prima della data del parto e fino ai 5 mesi successivi alla nascita. La normativa relativa a questo congedo si trova nell’articolo 27-bis del Testo Unico maternità/paternità, decreto legislativo 151/2001.
Il permesso di paternità è stato stabilito per avere una equa ripartizione delle responsabilità tra l’uomo e la donna alla nascita di un figlio, e per facilitare il legame tra il neonato e il padre già nei primi anni di vita. Il congedo di paternità spetta a tutti i padri lavoratori dipendenti, privati e pubblici, sono invece esclusi quelli in libera professione e iscritti alla Gestione Separata. Nel caso in cui si decida di prendere un figlio in adozione o in affidamento, il regolamento da considerare è lo stesso.
Come si richiede la paternità?
Nel momento in cui è certo che si aspetta un figlio, bisognerebbe subito cercare tutte le informazioni per richiedere la paternità obbligatoria, che equivale a 10 giorni di astensione dal lavoro. Quando si stabilisce il periodo in cui si vuole beneficiare di questo congedo, il padre deve comunicare al suo datore di lavoro in forma scritta i giorni esatti in cui non sarà presente a lavoro, con un anticipo di almeno 5 giorni (se possibile in concomitanza della nascita del figlio, in base alla data presunta del parto).
Nel caso in cui non si voglia o non si possa utilizzare la forma scritta per presentare la domanda al datore di lavoro, è possibile avvalersi del sistema informativo aziendale per la richiesta e la gestione delle assenze. Per avere informazioni più chiare, si può consultare la tabella allegata al Regolamento del congedo parentale per il padre.