Di recente sono apparsi a diversi percettori avvisi INPS di pagamento di un conguaglio Assegno Unico, ma non è stato spiegato chiaramente di che cosa si tratti. Facciamo quindi chiarezza su questo avviso, cercando di capire a cosa si riferisce, a chi sta arrivando e tutti i dettagli utili sulla questione.
Conguaglio Assegno Unico, che cosa sta succedendo
Come vi mostriamo nello screenshot qui sotto, stanno apparendo a parecchi percettori avvisi di conguaglio dell’Assegno Unico con data riferita a marzo scorso.

Iniziamo col dire che non sono state fornite informazioni precise, al momento. Ma possiamo fare alcune ipotesi ragionevolmente attendibili. In sostanza, i conguagli a cui si fa riferimento potrebbero riguardare:
- L’aumento sull’Assegno Unico frutto della rivalutazione sull’inflazione, che era previsto per marzo 2025
- Arretrati AUU generici, spettanti ad alcuni percettori dell’Assegno
- Coloro che non hanno rispettato la prima scadenza di presentazione dell’ISEE, fissata per il 28 febbraio, ma hanno provveduto a presentare l’ISEE entro il 30 giugno. In questo caso, spettano infatti conguagli dai mesi che vanno da marzo a giugno 2025, mesi in cui per mancanza di un ISEE aggiornato è arrivato solo l’importo minimo di 57,5 euro.
Come funziona in generale il conguaglio AUU
Ricordiamo che il conguaglio AUU è una procedura che l’INPS effettua per ricalcolare l’importo effettivo dell’Assegno, rettificando le differenze tra quanto erogato e quanto dovuto. Ciò significa che possono arrivare conguagli a credito, se l’importo erogato è stato inferiore a quello spettante, oppure anche a debito, se l’importo erogato è stato invece superiore.Di norma, il conguaglio INPS è effettuato a partire dalla rata di aprile, ma può riguardare anche i mesi precedenti. Quanto all’anno in corso, a partire da marzo 2025 sono previsti conguagli dell’importo dell’Assegno Unico legati anche agli adeguamenti all’inflazione (ma si tratta di pochi euro in più). Inoltre:
- Per i figli minorenni, l’importo massimo AUU è pari a 201 euro al mese, con un incremento di 19,20 euro rispetto all’anno passato
- Sono previste maggiorazioni per i figli fino a 1 anno, e per famiglie numerose con determinati requisiti ISEE.
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