Negli ultimi giorni si è parlato molto di Quota 89, ma cos’è? Si tratta un termine utilizzato per riferirsi alla pensione anticipata contributiva. Il numero “89” indica semplicemente la somma tra l’età anagrafica richiesta per accedervi e gli anni di contributi necessari (64 anni d’età e 21 anni di contributi).
Per quanto potrebbe sembrare il contrario, non si tratta di un miglioramento rispetto agli anni precedenti, anzi: questa misura è stata resa anzi più restrittiva. La Legge di Bilancio prevede infatti un ulteriore irrigidimento nei prossimi anni, limitando l’accesso a un numero sempre più ristretto di lavoratori.
Requisiti per Quota 89
La pensione anticipata contributiva è riservata a chi rientra nel regime contributivo puro, ovvero:
- lavoratori con anzianità contributiva successiva al 1° gennaio 1996.
- chi opta per il computo nella Gestione Separata.
Quanto ai requisiti anagrafici e contributivi richiesti nel 2024 sono:
- 64 anni di età
- 25 anni di contributi
- un assegno pensionistico pari ad almeno tre volte il valore dell’Assegno sociale, ovvero circa 1.616 euro nel 2025.
Discorso diverso vale per le lavoratrici con figli, sottoposte a soglie diverse a seconda del numero di figli, e cioè, nello specifico:
- 1.508,33 euro con un figlio (2,8 volte l’Assegno sociale)
- 1.400,59 euro con due o più figli (2,6 volte l’Assegno sociale)
Da quest’anno, è possibile raggiungere questa soglia anche cumulando il rendimento di un fondo pensione complementare, meccanismo che funge da incentivo per aderire a forme di previdenza integrativa.
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Dal 2025 Quota 89 diventerà Quota 94
La Legge di Bilancio 2025 prevede una stretta ulteriore su questa misura. Dal prossimo anno, il requisito contributivo salirà a 30 anni, portando la somma tra età e contributi addirittura a Quota 94.
Inoltre, dal 2030, l’accesso alla pensione anticipata sarà dunque reso ancora più difficile, non solo in quanto a requisiti anagrafici ma anche con un aumento del requisito economico pari 3,2 volte l’Assegno sociale. Tale requisito è peraltro destinato a crescere nel tempo.
In sintesi, Quota 89 è una misura flessibile che consente di andare in pensione fino a tre anni prima della vecchiaia, ma con condizioni sempre più stringenti.