Tra le novità autunnali troviamo la riapertura della piattaforma di acquisto dei crediti edilizi di Poste Italiane, il principale ente del funzionamento del binomio superbonus-cessione del credito. Gli acquisti sono stati sospesi già due volte, a febbraio 2022 con il Decreto Sostegni-ter, e a novembre 2022, dopo le famose 5 sentenze della Corte di Cassazione.
Oggi finalmente Poste Italiane ha riaperto all’acquisto dei crediti edilizi diretti che sono stati maturati dalle seguenti agevolazioni:
- ecobonus;
- sisma bonus;
- ristrutturazione edilizia;
- recupero o restauro facciate;
- installazione di colonnine per veicoli elettrici;
- eliminazione delle barriere architettoniche.
Questa notizia è interessata soprattutto per chi ha dovuto fermare i lavori a causa del blocco della cessione crediti bonus edilizi. Ci si chiede quali saranno le conseguenze per tutti quei cantieri lasciati in sospeso e come si dovrà procedere ora.
Che cosa sono i crediti edilizi?
I crediti edilizi sono tipicamente crediti finanziari o incentivi forniti da autorità governative o istituzioni per sostenere e promuovere la costruzione e lo sviluppo immobiliare. Questi crediti sono spesso volti a incoraggiare progetti di costruzione che soddisfano determinati criteri, come la promozione della sostenibilità, dell’efficienza energetica o degli obiettivi di sviluppo urbano.
Questi crediti possono assumere varie forme, tra cui incentivi fiscali, sovvenzioni, sussidi o condizioni favorevoli per i prestiti: sono progettati per rendere più attraente e finanziariamente fattibile per individui o aziende investire in progetti di costruzione che siano in linea con obiettivi specifici.
Gli obiettivi possono includere la riduzione dell’impatto ambientale degli edifici, il miglioramento dell’infrastruttura urbana o l’aumento della disponibilità di alloggi accessibili. Le condizioni specifiche legate ai crediti edilizi possono variare da una regione all’altra, dato che spesso sono amministrati a livello locale o regionale.
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Come richiedere la cessione crediti fiscali bonus edilizi
In questo caso si tratta di prime cessioni, cessione di crediti maturati dal contribuente e non da imprese/professionisti a seguito di sconto in fattura. Sono quindi esclusi tutti i cantieri avviati con la modalità dello sconto in fattura e sospesi a causa del blocco della cessione.
Ci sono diversi documenti che bisogna inviare per poter fare richiesta, come ha scritto anche l’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 33/E del 6 ottobre 2022. Per beneficiare del sostenimento delle spese dei lavori viene chiesto di dimostrare la propria capacità reddituale, allegando uno dei seguenti documenti (l’ultimo di ognuno):
- busta paga;
- cedolino della pensione;
- Certificazione Unica;
- dichiarazione dei redditi con le ricevute di presentazione.
Nel caso in cui per il pagamento delle spese siano state usate risorse provenienti da risparmi personali, disinvestimenti o dall’aiuto di terzi, bisognerà presentare un’autodichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, che possa certificare la provenienza dei fondi o il tipo di connessione con il terzo che li ha forniti.
La riapertura vale solo per la cessione di importi massimi di 50.000 euro e con il vincolo dei 150.000 euro di cessioni complessive (considerando tutte le cessioni fatte a Poste Italiane a partire da settembre 2020). Le informazioni a riguardo non sono ancora del tutto complete, è necessario attendere chiarimenti da parte di Poste Italiane.