La detrazione assistenza domiciliare è un beneficio fiscale previsto per chi sostiene spese per l’assistenza personale di anziani e familiari non autosufficienti. Nel modello 730, questa detrazione consente di recuperare parte delle spese sostenute, alleggerendo il carico fiscale per i contribuenti che si trovano a dover affrontare costi elevati per garantire cure e supporto necessari ai propri cari.
Detrazione assistenza domiciliare, quali sono le spese ammesse?
Le spese per l’assistenza detraibili comprendono gli importi sostenuti per gli addetti all’assistenza personale, come badanti, sia da parte del contribuente, sia da uno o più familiari indicati nell’art. 433 del codice civile, anche se non fiscalmente a carico del contribuente. La detrazione è riconosciuta anche se le prestazioni di assistenza sono fornite da:
- case di cura o di riposo
- cooperative di servizi
- agenzie interinali
Non sono detraibili:
- le spese sostenute per i lavoratori domestici (colf) con inquadramento contrattuale diverso dagli addetti all’assistenza personale;
- i contributi previdenziali, che invece sono deducibili dal reddito.
La detrazione è calcolata su un ammontare massimo di spese pari a 2.100 euro. Se più soggetti hanno sostenuto spese per lo stesso familiare, questo limite deve essere ripartito tra coloro che hanno sostenuto la spesa, sempre con riferimento al singolo contribuente, indipendentemente dal numero di soggetti assistiti.
La detrazione è sottoposta alla condizione che il reddito complessivo non superi i 40.000 euro. In questo caso, la detrazione spetta per intero, pur essendo in teoria soggetta a variazioni in base al reddito complessivo secondo l’art. 15, comma 3-bis, del TUIR.
A quale condizione sono detraibili le spese per l’assistenza diretta alla persona?
La detrazione del 19% per le spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale spetta nei casi di:
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- non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana;
- reddito complessivo non superiore a 40.000 euro (incluso il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni).
Secondo la Circolare n. 14 del 19 giugno 2023 dell’Agenzia delle Entrate, sono considerati non autosufficienti coloro che necessitano di sorveglianza continuativa o non sono in grado di svolgere almeno una delle seguenti attività:
- assunzione di alimenti;
- espletamento delle funzioni fisiologiche e dell’igiene personale;
- deambulazione;
- Indossare gli indumenti.
Lo stato di non autosufficienza deve essere documentato da una certificazione medica derivante da una patologia specifica e non può essere riferito ai bambini quando la non autosufficienza non è legata a patologie.
La detrazione assistenza domiciliare spetta al soggetto che ha sostenuto la spesa anche se non è il titolare del contratto di lavoro del personale addetto all’assistenza. È applicabile anche per le spese sostenute per i familiari, anche non fiscalmente a carico.
Come tenere traccia delle spese per l’assistenza agli anziani?
Per accedere alla detrazione, le spese devono essere documentate adeguatamente. È sufficiente una ricevuta firmata dall’addetto all’assistenza, contenente:
- codice fiscale e dati anagrafici di chi effettua il pagamento e di chi presta l’assistenza;
- prova del pagamento tracciato (come la ricevuta di un bonifico).
Se la spesa è sostenuta da un familiare, devono essere indicati anche i dati anagrafici e il codice fiscale del soggetto assistito. Particolare attenzione va prestata alla documentazione relativa a prestazioni rese da case di cura o di riposo, cooperative di servizi o agenzie interinali:
- case di cura o di riposo: la documentazione deve distinguere chiaramente gli importi riferiti all’assistenza da quelli relativi ad altre prestazioni;
- cooperative di servizi: la documentazione deve specificare la natura del servizio;
- agenzie interinali: deve essere indicata la qualifica contrattuale del lavoratore.
Come indicare sul 730 la spesa per la badante?
Per ottenere la detrazione assistenza domiciliare per anziani e disabili è necessario compilare e inviare il modello 730/2024, seguendo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate. Il termine per l’invio telematico è fissato al prossimo 30 settembre. Quale importo si dovrà indicare nel quadro E Rigo spese per addetti all’assistenza personale? Nel quadro E, nei righi da E8 a E10, andranno inseriti gli importi delle spese sostenute in tal materia.
Come indicato nelle istruzioni del modello 730/2024, in corrispondenza degli importi deve essere riportato il codice 15, relativo a “Spese per addetti all’assistenza personale”. Per le persone con disabilità, la detrazione del 19% è applicabile anche per le spese relative ai mezzi per:
- accompagnamento;
- deambulazione;
- locomozione;
- sollevamento;
- strumenti tecnici e informatici finalizzati all’autosufficienza e all’integrazione.
Tali spese devono essere indicate in righi diversi del modello.