Detrazione tasse universitarie, quando è possibile e quanto si può ottenere? L’importo tasse universitarie statali è un problema per molte famiglie, che possono sostenere il costo per l’istruzione dei figli solo con l’aiuto delle detrazioni per spese universitarie, soprattutto quando il figlio si trova fuorisede. In questo articolo vediamo come funziona la detrazione università e quali sono le spese universitarie detraibili, oltre alle altre agevolazioni in vigore.
Quali spese di istruzione sono detraibili
Quali sono le spese che rientrano nella detrazione?
- Corsi di istruzione universitaria in atenei pubblici o privati;
- Percorsi di specializzazione;
- Corsi di perfezionamento post laurea;
- Dottorati di ricerca.
Le spese sono valide anche se il corso si è svolto all’estero e se il figlio è fuoricorso. Infatti, il contribuente può chiedere anche la detrazione di più anni in una sola volta. Per esempio se il figlio completa il percorso triennale, il genitore può decidere di detrarre in un’unica soluzione tutte le spese affrontate nei 3 anni precedenti. Ogni anno, però, il Ministero dell’Istruzione e del Merito presenta un decreto legge dove inserisce gli importi massimi.
Cosa significa? Le spese da presentare non possono superare un certo importo in base alla zona dove si trova l’università di riferimento e al percorso di studi intrapreso dallo studente. Le tabelle con le relative differenze per tipologia di studio sono indicate nel decreto.
Le tasse di immatricolazione o di iscrizione, le tassazioni per esami o test specifici e gli importi per i tirocini formativi attivi TFA per insegnare rientrano nelle spese detraibili, mentre i costi per i libri non rientrano nella detrazione.
Tra le detrazioni è bene ricordare la detrazione per l’affitto nel caso in cui il figlio è fuorisede. I requisiti per richiederla sono:
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- Università di una provincia diversa da quella di residenza dello studente, oppure a 100 chilometri da quella di residenza dell’universitario;
- Un reddito inferiore ai 4.000 euro all’anno per gli studenti sotto i 24 anni e inferiore ai 2.840,51 euro per gli universitari oltre i 24 anni. Le indicazioni sulle entrate annuali servono per capire se il figlio è fiscalmente a carico dei genitori che procedono alla detrazione. Infatti, se lo studente si può mantenere da solo procede in autonomia alla richiesta delle detrazioni.
Cosa succede se la detrazione spese universitarie riguarda entrambi i genitori? Se entrambi contribuiscono al reddito familiare, allora le spese da sostenere si dividono a metà tra i coniugi e si procede successivamente al calcolo delle detrazioni. In ogni caso è bene rivolgersi a un professionista abilitato per definire la situazione caso per caso.
Quanto si recupera con il 730 delle tasse universitarie
Purtroppo non è possibile procedere con la detrazione di tutte le spese universitarie con il 730, ma il genitore può chiedere la detrazione tasse universitarie alla voce IRPEF quando presenta la dichiarazione dei redditi.
La percentuale prevista è pari al 19% delle spese sostenute, perciò è necessario avere tutti i documenti che attestano queste somme versate per l’istruzione universitaria. Per le università private la detrazione dipende dalla singola Facoltà in accordo con il Ministero dell’Istruzione, quindi è importante chiedere informazioni alla segreteria universitaria se non ci sono indicazioni nel decreto.
I dipendenti hanno diritto al rimborso delle spese universitarie al posto dei premi in busta paga. Questo rimborso è indicato nella certificazione unica, nella sezione Rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione – art. 51 Tuir, al punto 701 e seguenti. Il dipendente che chiede la detrazione toglie dalle spese quanto già rimborsato dal datore di lavoro prima di procedere con la detrazione. Il cittadino che vuole ottenere la detrazione tasse universitarie inserisce:
- nel modello redditi persone fisiche 2024 le spese universitarie nella sezione I del riquadro RP, a partire dalla riga RP8 e seguenti. Il codice è 13.
- Nel 730/2024 gli importi per l’università vanno nella sezione I riquadro E, dalla riga E8 e seguenti, codice 13.
Detrazione tasse universitarie e le altre agevolazioni per studenti
Oltre alla detrazione tasse universitarie, è importante sapere quali sono le altre misure a sostegno degli studenti. Le agevolazioni previste sono:
- Gli studenti con un ISEE inferiore a 22 mila euro possono chiedere di non pagare le tasse universitarie. Lo studente ha diritto a riduzioni se ha un ISEE fino a 30 mila euro;
- Gli universitari tra i 20 e i 31 anni possono chiedere una detrazione sull’affitto da fuorisede del 20% – calcolato sull’anno – per i primi 4 anni se l’ISEE è inferiore a 15.493,71 euro;
- I primi 3.000 studenti che aderiscono all’Erasmus hanno diritto a una borsa di studio da 1.000 euro (novità 2024).
Enti pubblici e privati possono offrire borse di studio partecipando a graduatorie. Per sapere se ci sono queste iniziative nella propria città ci si può rivolgere agli sportelli regionali pubblici dedicati al diritto allo studio.