La disoccupazione Naspi non è l’unica disoccupazione esistente per dare un sostegno alle persone che non hanno più un lavoro. In base alle categorie dei lavoratori, ci possono essere diverse convenzioni economiche. Tra queste troviamo la disoccupazione agricola 2023, un sostegno economico dedicato solo ai lavoratori agricoli.
La disoccupazione agricola è una prestazione economica erogata dall’INPS, che può essere richiesta da dipendenti agricoli e figure appartenente a questo settore, che hanno perso il lavoro o che non possono lavorare per cause di forza maggiore. Questa disoccupazione è stata introdotta dal decreto legge n. 338 del 1989 e viene erogata per un numero di giorni che corrispondono a quelli lavorati precedentemente, con un limite di 365 giorni all’anno. Una volta fatta la domanda, se viene accettata, l’INPS effettuerà un’unica soluzione di pagamento. La somma che viene percepita può cambiare in base all’indice Istat dei prezzi al consumo, quest’anno l’ammontare massimo equivale a 1.222,51 euro al mese.
Requisiti disoccupazione agricola
Per poter beneficiare di questa agevolazione, bisogna soddisfare i requisiti di disoccupazione agricola. L’INPS ha specificato nel suo sito quali categorie vengono prese in considerazione, ovvero:
- operai agricoli a tempo determinato iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti;
- operai agricoli a tempo indeterminato che vengono assunti o licenziati nel corso dell’anno civile, dando luogo, così, a eventuali periodi di mancata occupazione al di fuori del contratto di lavoro;
- piccoli coloni;
- compartecipanti familiari;
- piccoli coltivatori diretti che integrano fino a 51 le giornate di iscrizione negli elenchi nominativi mediante versamenti volontari.
Viene escluso chi ha svolto attività di lavoro dipendente non agricolo nel biennio prima di presentare la domanda e chi non rispetta il termine previsto. La disoccupazione agricola può essere richiesta anche da chi si dimette dal luogo di lavoro per giusta causa (ad esempio il mobbing, il mancato pagamento dello stipendio e lo spostamento della sede di lavoro). Può richiederla anche chi è stato licenziato per ragioni disciplinari, l’importante è che la disoccupazione non sia volontaria, in questo caso non è possibile beneficiare dell’agevolazione economica.
Inviare la domanda nel sito dell’INPS, come fare
Fare la richiesta di disoccupazione agricola non è difficile, ma bisogna fare attenzione a rispettare la scadenza. Si può presentare la domanda dal 1 gennaio fino al 31 marzo, l’anno dopo e quello in cui il lavoratore è rimasto disoccupato. Questo vuol dire che ad oggi non è più possibile inviare la domanda per l’attività svolta nel 2022.
Se invece lo stato di disoccupazione è in corso ora, la scadenza è il 31 marzo 2024, ma si può inviare la domanda solo dal 1 gennaio 2024. Se la scadenza coincide con un giorno festivo, slitta al primo giorno feriale. Il lavoratore agricolo che soddisfa tutti i requisiti e vuole presentare la domanda di disoccupazione agricola 2023, lo deve fare attraverso il sito dell’INPS, facendo l’accesso con SPID, CIE o CNS.
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Questa è la procedura online, ovvero anche la più semplice, ma chi preferisce altre modalità può procedere chiamando il numero verde 803 164 da rete fissa senza addebiti, oppure il numero 06 164164 da rete mobile. Se invece si vuole presentare la domanda presso un ufficio, bisognerà rivolgersi ad un patronato.
Quante giornate non bisogna superare per prendere disoccupazione agricola?
Il limite è di massimo 270 giornate (nell’anno del recesso), ma possono comunque ottenere l’indennità di disoccupazione i lavoratori che, nell’anno successivo al licenziamento, siano stati disoccupati (anche per l’intera durata).