Il bonus asilo nido è un aiuto economico destinato alle famiglie con figli piccoli, volto a coprire i costi delle rette degli asili nido pubblici e privati o, in alternativa, a sostenere i genitori di bambini affetti da gravi patologie croniche che necessitano di assistenza domiciliare. L’obiettivo del contributo è duplice: da un lato, agevolare l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia, dall’altro, alleggerire il carico economico a carico dei nuclei familiari.
La normativa di riferimento, aggiornata dalla Circolare INPS n. 60 del 20 marzo 2025 e dal Messaggio INPS n. 1165 del 4 aprile 2025, chiarisce nel dettaglio non solo i requisiti per ottenere il bonus, ma anche la documentazione da presentare. La procedura è completamente telematica, e ogni passaggio richiede particolare attenzione alla correttezza formale e sostanziale dei documenti allegati.
Chi ha diritto al bonus asilo nido 2025?
Il contributo può essere richiesto da genitori di bambini di età inferiore ai tre anni che siano:
- cittadini italiani o comunitari;
- cittadini extracomunitari con un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o, in alternativa, altri titoli di soggiorno specifici validi per almeno sei mesi;
- residenti in Italia;
- affidatari o tutori legali del minore.
È fondamentale che i requisiti siano posseduti alla data di presentazione della domanda e che permangano per tutta la durata della prestazione. In caso di genitore minorenne o incapace, può presentare domanda il tutore o l’altro genitore che esercita la responsabilità genitoriale.
Documentazione necessaria per presentare la domanda
Per ottenere il bonus, è obbligatorio presentare alcuni documenti fondamentali, analizziamo prima di tutto i documenti da allegare alla domanda iniziale:
- documento di identità in corso di validità del richiedente;
- codice fiscale del richiedente e del minore;
- attestazione ISEE minorenni in corso di validità, utile per determinare l’importo spettante;
- codice IBAN intestato al richiedente, registrabile tramite il Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI);
- ricevuta di pagamento di almeno una retta o, per gli asili pubblici con pagamento posticipato, attestazione di iscrizione o graduatoria.
Per ciascun mese per cui si chiede il rimborso, è necessario presentare una fattura mensile contenente:
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- la denominazione dell’asilo nido, con indirizzo e partita IVA/codice fiscale;
- i dati del richiedente e del minore;
- l’indicazione del mese di riferimento e dell’importo;
- la descrizione dettagliata del servizio erogato (inclusi eventuali pasti o IVA agevolata).
La fattura deve essere pagata con un metodo tracciabile, che può essere dimostrato con:
- copia del bonifico bancario/postale su carta intestata con addebito visibile;
- ricevuta di pagamento tramite circuito PagoPA con codice IUV;
- attestazione di trattenuta in busta paga, per gli asili aziendali;
- pagamento con carta o altri metodi tracciabili riconducibili al richiedente.
Come chiarito dal Messaggio n. 1165/2025, in caso di strutture esenti da IVA (ad esempio ONLUS o istituti scolastici pubblici), in luogo della fattura è valida anche una ricevuta di pagamento, purché completa dei dati richiesti.
Quando e come presentare la domanda?
La domanda deve essere trasmessa esclusivamente per via telematica entro il 31 dicembre dell’anno in corso. È possibile procedere tramite:
- portale INPS (accesso con SPID di livello 2, CIE 3.0 o CNS);
- patronati accreditati.
Nel modulo online occorre indicare se si richiede il contributo per l’asilo nido o per forme di supporto domiciliare. Le domande vengono accolte secondo l’ordine cronologico di presentazione, nei limiti del budget disponibile.
Quali spese sono rimborsabili?
Il bonus copre solo le spese effettivamente sostenute e documentate. Sono ammesse:
- retta mensile dell’asilo nido;
- eventuali spese per la mensa, se previste e specificate;
- imposta di bollo;
- IVA agevolata (ad esempio per cooperative sociali e ONLUS).
Non sono rimborsabili:
- costi di iscrizione;
- spese per pre-scuola e post-scuola;
- servizi alternativi come baby parking, ludoteche, spazi gioco;
- IVA ordinaria.
Cosa succede se non invio tutti i documenti?
I documenti di spesa devono essere allegati entro il 30 aprile dell’anno successivo. La mancata trasmissione della documentazione nei tempi previsti comporta la perdita del diritto al rimborso per le mensilità non giustificate.
Tutti gli allegati devono essere inviati tramite:
- portale INPS (funzione “Allega documenti di spesa”);
- app INPS Mobile (servizio “Bonus nido”).
Altri canali di invio non sono accettati. Il bonus asilo nido non è cumulabile con le detrazioni fiscali per le spese scolastiche previste dall’articolo 1, comma 335, della legge 23 dicembre 2005, n. 266. L’INPS trasmette automaticamente i dati all’Agenzia delle Entrate per evitare sovrapposizioni.
Ottenere il bonus asilo nido 2025 richiede precisione e tempestività nella raccolta e presentazione della documentazione. Le linee guida fornite dall’INPS sono dettagliate, ma ogni errore o mancanza può compromettere il riconoscimento del beneficio. Per questo motivo, è consigliabile preparare in anticipo tutti i documenti richiesti, conservare le ricevute e monitorare costantemente lo stato della propria domanda online.