
L’esclusione dei titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale dal calcolo dell’ISEE è stata confermata con il DPCM 14 gennaio 2025, n. 13, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 5 marzo 2025. Tuttavia, l’aggiornamento dell’ISEE con le nuove regole sarà possibile solo da aprile, una volta adeguate le piattaforme informatiche degli enti coinvolti.
Quali titoli di Stato sono esclusi dal calcolo dell’ISEE?
Secondo l’articolo 1, comma 1, lettera d), numero 5, del DPCM n. 13/2025, dal mese di aprile saranno esclusi dal calcolo dell’ISEE fino a 50.000 euro per nucleo familiare di:
- Titoli di Stato (BOT, BTP, CCT);
- Buoni fruttiferi postali, compresi quelli trasferiti allo Stato;
- Libretti di risparmio postali.
Questa modifica consentirà a molte famiglie di ottenere un ISEE più basso e quindi di accedere più facilmente a bonus e agevolazioni, tra cui:
- Assegno unico per i figli;
- Bonus bollette (luce, gas e acqua);
- Bonus asilo nido;
- Sconti sulle tasse universitarie;
- Agevolazioni per l’affitto.
Quando sarà possibile richiedere il nuovo ISEE?
Il nuovo modello DSU sarà disponibile da aprile 2025 e, comunque, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del DPCM n. 13/2025. Questo significa che il ricalcolo dell’ISEE, per chi ha già presentato una DSU, potrà essere richiesto non prima di aprile.
Le DSU già presentate nel 2025 restano valide fino alla loro naturale scadenza, ma chi desidera un nuovo calcolo potrà farlo in base alle nuove disposizioni.
Fino a 3 milioni di ISEE da ricalcolare
Secondo la Consulta nazionale dei CAF, la modifica impatta circa il 40% delle DSU già presentate nel 2025. Al 3 marzo 2025, risultano trasmesse 7,4 milioni di dichiarazioni ISEE, di cui 5,9 milioni attraverso i CAF (dati INPS).
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Chi ha già inviato la DSU potrà chiedere un ricalcolo, ma resta da chiarire se il servizio sarà gratuito. Attualmente, l’invio di una nuova DSU successiva alla prima ha un costo medio di circa 25 euro, salvo diversa disposizione normativa.
Le questioni ancora aperte: cosa resta da chiarire?
Nonostante l’ufficialità della norma, ci sono ancora alcuni dettagli tecnici da definire:
- come sarà applicata la soglia di 50.000 euro? Il decreto specifica che si tratta di un limite per nucleo familiare, ma restano dubbi su eventuali casi particolari;
- quando saranno pronte le piattaforme INPS e CAF? Gli aggiornamenti tecnici sono in corso, ma senza strumenti adeguati il ricalcolo dell’ISEE sarà impossibile prima di aprile.
Quali sono le conseguenze per i cittadini?
Chi possiede titoli di Stato fino a 50.000 euro vedrà il proprio ISEE abbassarsi, aumentando le possibilità di accesso a prestazioni agevolate. Tuttavia, chi sperava di beneficiare della modifica già a marzo dovrà attendere.
Anche i CAF e gli operatori fiscali saranno chiamati a gestire un notevole incremento delle richieste, proprio mentre inizia la campagna fiscale per il modello 730/2025, con il rischio di un sovraccarico di lavoro.
Si attende una comunicazione ufficiale da INPS e Ministero del Lavoro per confermare la data esatta a partire dalla quale sarà possibile richiedere il nuovo calcolo dell’ISEE.