Il G7 disabilità ha unito le maggiori potenze mondiali: Canada, Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito e Italia Giappone, Germania, Francia, Regno Unito e Italia, portandole a firmare la Carta di Solfagnano. Le intenzioni della Carta sono quelle di migliorare le condizioni dei cittadini affetti da disabilità.
G7 disabilità: le parole dell’Italia
Nazaro Pagano, membro FDI e presidente ANMIC, ha riportato l’attenzioni su questioni economico sociali rilevanti, parlando di pensioni: “Come ho già sottolineato più volte, è essenziale che si cominci a implementare azioni concrete. Milioni di persone con disabilità aspettano di poter esercitare ed esigere i diritti che il nostro ordinamento giuridico prevede”, aggiungendo: “Non possiamo parlare di inclusione reale se non affrontiamo il tema delle pensioni. Gli importi attuali sono del tutto insufficienti, lasciando milioni di persone con disabilità e le loro famiglie in una condizione di difficoltà economica. Servono interventi immediati per garantire che queste persone possano vivere con dignità.” E’ proprio per questo che si è arrivati alla stipula della Carta.
Tra i vari commenti, anche quelli della ministra Locatelli, a margine della Conferenza: “Oggi, tutti i Ministri del G7, hanno firmato la Carta di Solfagnano quale conferma di un impegno concreto su otto priorità a sostegno dell’inclusione e del diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale, economica, culturale e politica dei nostri Paesi. Il nostro impegno va oltre il documento che abbiamo firmato perché deriva direttamente dalle nostre convinzioni, dal nostro modo di essere e si basa sui nostri valori. La presenza di tutti i ministri è stata fondamentale per la realizzazione di questo evento e non vogliamo che si spenga la luce su questi temi. Declineremo azioni concrete in ognuno dei nostri Paesi e continueremo a rafforzare la nostra alleanza per promuovere la valorizzazione della persona”.
Cosa prevede la Carta di Solfagnano?
I 7 rappresentanti delle maggiori potenze economiche hanno pertanto stipulato degli accordi, negli incontri tenutisi tra Assisi e Solfagnano (da qui il nome della Carta)
Vediamo quali sono le priorità elencate sulla Carta, la cui principale è quella dell’inclusività delle persone disabili nella vita sociale, culturale, civile ed economica. Gli altri obiettivi sono:
- accesso e accessibilità;
- vita autonoma e indipendente;
- valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa;
- promozione delle nuove tecnologie;
- sport e dimensioni ricreative e culturali della vita;
- dignità della vita;
- prevenzione e gestione delle emergenze o situazioni post-emergenziali, legate anche alle crisi climatiche, ai conflitti armati e alle crisi umanitarie.