Guidare la macchina di un altro è una responsabilità, anche se parliamo di un percorso breve e con un mezzo che ha già l’RC Auto pagata. In ogni caso, guidare la macchina di altri non è reato, anzi, è possibile, come indicato anche dall’art. 94, comma 4-bis del Codice della Strada. A cosa fare attenzione prima di guidare l’auto di un familiare o di un amico?
Chi può guidare la macchina intestata a un’altra persona
Cosa succede se guido una macchina non intestata a me? In realtà, ci sono diversi casi da seguire e da analizzare nel dettaglio. Il conducente diverso dal proprietario può rientrare in diverse casistiche quando si trova a un controllo, ad esempio:
- il conducente si trova a guidare l’auto di un familiare: le Autorità controllano all’Anagrafe comunale se effettivamente il conducente è un familiare stretto dell’intestatario dell’auto. Possono usare l’auto di un familiare in qualsiasi momento e senza cambiare intestazione:
- coniugi;
- figli;
- conviventi.
- la macchina appartiene a un amico: il conducente va a guidare la macchina di un altro, conoscente o amico. Il fatto che chi guida non è il proprietario del mezzo è occasionale. Se si superano i 30 giorni il titolare dell’auto deve inserire l’amico o il conoscente che guida abitualmente il mezzo nel libretto di circolazione, come indicato nella circolare n.18/2014. In questo caso è anche necessaria la comunicazione alla Motorizzazione di competenza. Se il proprietario del mezzo non aggiorna il libretto di circolazione rischia una multa da 720 euro a 3.500 euro e il ritiro della carta per poter circolare;
- il conducente è un parente, ma non un familiare stretto. Le casistiche sono:
- erede. In questo caso chi guida deve cambiare l’intestazione ai documenti dell’auto e passarli a proprio nome con un passaggio di proprietà. Per farlo l’erede interessato presenta una domanda con una dichiarazione dove attesta le informazioni sul de cuius e sulla procedura di successione. Dopo questo step con bollo provvisorio, si procedere con il passaggio di proprietà;
- altro parente. Non servono documenti per guidare l’auto di un familiare per un breve periodo. Se si sceglie di guidare la macchina di un altro all’estero, è necessaria la delega.
Cosa succede nel comodato d’uso dell’auto a terzi? La possibilità di poter fare comodato d’uso sussiste, ma il proprietario del mezzo e il conducente devono presentare un DTT compilato alla Motorizzazione con indicato:
- chi utilizza l’auto, cioè il comodatario o l’utilizzatore;
- il proprietario dell’auto che cede il mezzo. Possono esserci tre denominazioni diverse sui documenti:
- il locatario o il sublocatario per i noleggi;
- l’affidatario se il mezzo è in custodia giudiziaria;
- l’erede del mezzo.
Se il comodato d’uso non è indicato, conducente e proprietario rischiano una multa da 516,46 euro a 2.582,28 euro.
Cosa succede se faccio un incidente con un veicolo non mio
In caso di incidente quando si procede a guidare la macchina di un altro, chi paga? In realtà la responsabilità e di:
- chi guida l’auto in quel momento per via diretta: chi causa l’incidente paga per i danni causati per il suo comportamento e con la propria assicurazione, con riferimento normativo l’art. 2054 del Codice Civile;
- il proprietario del mezzo per via indiretta: il proprietario non ha conseguenze penali, ma chi è stato danneggiato può chiedere il risarcimento del danno anche a lui in sede civile, perché ha dato il mezzo a una persona inaffidabile.
Ricordiamo che ci sono delle polizze assicurative che tutelano nel caso in cui chi si mette a guidare la macchina di un altro fa un incidente. Il servizio assicurativo afferente si chiama assicurazione conducenti di veicoli di terzi e si può richiedere quando c’è la guida abituale di più persone per la stessa auto. In alternativa, si può usare una polizza per la famiglia se tutti i conducenti sono dello stesso nucleo familiare.
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Quando serve la delega a condurre per guidare la macchina di un altro
La delega a condurre serve quando qualcuno va a guidare la macchina di un altro all’estero. In questo caso è importante avere la delega originale nell’auto con la firma autentica del proprietario del mezzo.