Indennità di frequenza e modello AP30: come funziona?

Francesca Ereddia

14 Febbraio 2025

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L’Indennità di Frequenza è una prestazione economica erogata dall’INPS a favore dei minori di 18 anni con disabilità che frequentano scuole pubbliche o private, centri di formazione professionale o centri di riabilitazione. Serve a sostenere le spese legate all’istruzione, alla formazione o alla riabilitazione.

Il modello A30 è un documento necessario per la conferma del diritto all’indennità. Ogni anno, il genitore o il tutore legale del minore deve presentarlo all’INPS per certificare la frequenza scolastica o riabilitativa.

Come compilare il Modello AP30 indennità di frequenza?

Per usare il modello AP30 per indennità di frequenza è necessario procedere alla compilazione del modulo, che viene fornito da INPS.

Il modulo va compilato con i dati del minore, e deve contenere le informazioni sulla scuola, il centro di formazione o la struttura riabilitativa. Dopo di che, deve essere firmato e timbrato dall’istituzione scolastica o dal centro di riabilitazione.

Invio del modello AP30

Il modello A30 va poi inviato. Ci sono tre modalità per inviarlo, ovvero tramite:

  • Patronato o CAF (consigliato per assistenza)
  • Sito INPS (sezione “Invio documenti” dell’area riservata)
  • PEC o raccomandata A/R alla sede INPS competente

Una volta inviato il modulo, L’INPS controlla la documentazione e continua ad erogare l’indennità se il minore soddisfa i requisiti.


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Importo dell’indennità di frequenza

Quanto agli importi dell’indennità di frequenza, essa è, per il 2024, di 336,00 euro L’erogazione decorre dal primo giorno del mese successivo all’inizio del trattamento o della frequenza scolastica e termina con il mese successivo alla cessazione di tali attività.

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Si ricorda che l’indennità non è soggetta a tassazione IRPEF e viene versata solo per i periodi di effettiva frequenza. In caso di mancato rispetto delle condizioni richieste, l’INPS può revocare il beneficio e richiedere la restituzione delle somme indebitamente percepite

Il soggetto richiedente deve essere riconosciuto come “minore con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell’età” o “minore con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore”;