INPS, cassa integrazione se le temperature superano i 35 gradi sul posto di lavoro. Una misura necessaria confermata anche nella circolare INPS del 26 luglio 2024. Durante l’estate, le temperature elevate possono avere un impatto significativo sulle condizioni di lavoro, soprattutto per chi svolgono attività all’aperto come la manutenzione del manto stradale o in cantieri edili.
Recentemente, l’INPS ha introdotto una misura straordinaria che prevede la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione in caso di temperature superiori ai 35 gradi. Questa iniziativa mira a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a condizioni climatiche estreme.
Cos’è la cassa integrazione?
La cassa integrazione è uno strumento previsto dalla legge italiana per sostenere i lavoratori e le imprese in periodi di difficoltà economica. In particolari situazioni, l’INPS ha stabilito che le aziende possono ricorrere alla cassa integrazione per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori.
I lavoratori che si trovano temporaneamente senza lavoro o con riduzione dell’orario di lavoro a causa di situazioni aziendali sfavorevoli, possono contare su un sostegno economico dato dalla cassa integrazione.
Tipologie di Cassa Integrazione
- Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO): pari all’80% di retribuzione media giornaliera ed è dovuta a eventi esterni all’azienda, come cali di domanda del prodotto che incidono sul fatturato.
- Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS): simile all’ordinaria, solo che riguarda principalmente gli eventi interni all’azienda, come revisione della struttura organizzativa o tecnologica.
- Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD): distribuita in 12 mesi, sempre dell’80%. È uno strumento di politica passiva per agevolare quelle aziende che non possono accedere alle due casse integrazioni sopra citate.
Cassa integrazione 35 gradi, come funziona
Secondo il messaggio numero 2736 del 26 luglio 2024, pubblicato dall’INPS, è stata introdotta una misura che permette alle aziende di richiedere la cassa integrazione in caso di temperature superiori ai 35 gradi nell’ambiente di lavoro.
L’introduzione di questa misura nasce dalla necessità di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a temperature estreme, che possono causare gravi problemi di salute, come colpi di calore, disidratazione e altre patologie correlate.
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Applicazione della Misura, settori e procedure
La misura si applica principalmente ai settori dove il lavoro si svolge prevalentemente all’aperto, come:
- Edilizia
- Agricoltura
- Lavori stradali
- Manutenzione urbana
Procedura per Richiedere la Cassa Integrazione
- Monitoraggio delle temperature: l’azienda deve monitorare le temperature tramite fonti ufficiali (ad esempio, il sito del meteo nazionale).
- Domanda di Cassa Integrazione: l’azienda stessa dovrà presentare una domanda all’INPS, specificando i giorni in cui la temperatura ha superato i 35 gradi rendendo rischioso l’avanzamento dei lavori.
- Documentazione necessaria: è necessario fornire documentazione da fonti ufficiali che attesti le temperature registrate e l’impatto sulla salute dei lavoratori.
Implicazioni per i lavoratori
Questa misura garantisce una maggiore tutela della salute dei lavoratori, prevenendo i rischi associati alle alte temperature.
Allo stesso tempo, i professionisti potranno contare sulla continuità del reddito percepito, grazie al beneficio della cassa integrazione, anche nei giorni di sospensione dell’attività lavorativa.
Le aziende, in questo modo, possono ridurre i rischi legati alla salute dei dipendenti e le eventuali responsabilità legali derivanti da incidenti o malattie professionali, non rischiando perdite economiche visto l’apporto fornito dalla cassa integrazione.