Cosa spetta a chi ha una invalidità civile al 66%? Vi sono diverse agevolazioni cui è possibile accedere. Vediamo quali sono.
Invalidità civile al 66%: elenco agevolazioni
Tra le varie agevolazioni per chi ha una invalidità civile al 66% abbiamo:
- esenzione parziale pagamento ticket sanitario (solo se appartieni a determinate categorie di persone invalide);
- protesi e ausili gratuiti;
- iscrizione alle categorie protette e alle liste per il collocamento mirato;
Ricordiamo che l’invalidità è una condizione diversa dalla disabilità, come abbiamo spiegato qui. Mentre infatti l’invalidità non necessariamente implica una conseguente disabilità, la disabilità implica certamente un alto grado di invalidità.
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Essere invalido, ricordiamo, non dà automaticamente diritto a agevolazioni o esenzioni, ma dipende da canoni ben precisi, delimitati da INPS.
Esenzione ticket per invalidi
Anche se INPS eroga prestazioni economiche solo per gradi di invalidità dal 74% in poi, è possibile comunque ottenere altre agevolazioni, tra cui l’esenzione del ticket.
INPS ha delle linee guida molto complesse e precise relative ai gradi di invalidità.
In questi casi, INPS offre una esenzione parziale del ticket per quelle prestazioni sanitarie inerenti la patologia che è causa dell’invalidità.
Protesi e ausili gratuiti
Puoi ottenere protesi e ausili gratuiti con una invalidità del 33,33%.
Questo vuol dire, di conseguenza, che se ti è stata riconosciuta un’invalidità del 66 per cento, anche tu hai diritto a richiedere protesi e ausili in maniera gratuita.
Congedi per cure
Con un’invalidità pari o superiore al 51% si ha diritto a un congedo per cure relative all’infermità.
Si tratta di un congedo retribuito, come accade con le assenze per malattia. E’ a carico dell’azienda, quindi va sempre verificato all’interno del contratto se viene data al lavoratore la possibilità di ottenere questi permessi per invalidità.
Iscrizione alle categorie protette
L’invalidità dà diritto a essere iscritti alle categorie protette. Fanno parte delle categorie protette:
- persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo che comporta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
- persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%;
- persone non vedenti e sordomute;
- gli invalidi di guerra, invalidi civili di guerra;
- orfani e coniugi superstiti di deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio;
- profughi italiani rimpatriati;
- figli orfani di un genitore a seguito di omicidio commesso in danno del genitore medesimo dal coniuge, anche se legalmente separato o divorziato.
Consulta il nostro articolo per ulteriori informazioni.