Investimenti sicuri nel 2024, cosa fare
Gli investimenti sicuri nel 2024 sono un ottimo modo per far fruttare i propri soldi. Ma di cosa si tratta, esattamente? Parliamo di investimenti in grado di proteggere il capitale iniziale, di crescere (anche in modo modesto) rimanendo al contempo abbastanza “liquidi” da poter essere convertiti in contante nel momento più opportuno. Insomma, con gli investimenti sicuri si sacrificano, in parte, crescita e liquidità, ma si riduce in teoria al minimo ogni rischio.
Sembra tutto facile, a parole. Ma trovare ambiti di investimento “a prova di bomba” è in realtà una mezza impresa. Ecco alcuni fattori di partenza che vanno considerati, se si ha intenzione di investire nel 2024 senza rischi:
- Profilo di rischio. Cioè quanto si è disposti a rischiare
- Obiettivi d’investimento. Ovvero cosa si vuole ottenere investendo il proprio capitale
- Orizzonte temporale, quindi per quanto tempo si ha intenzione di investire
Valutati questi parametri iniziali, è ora di rivolgersi ai settori di investimento più sicuri. Vediamo quali sono.
I migliori investimenti del 2024
In sintesi, i migliori ambiti di investimento ad oggi sono i seguenti:
- BTP, BOT e obbligazioni
- Buoni fruttiferi postali
- Conti deposito ad alto rendimento
- Fondi monetari
- I certificati di deposito (CD)
- Le obbligazioni societarie “investment grade”
- Il settore immobiliare
- L’oro, bene rifugio per eccellenza
- Azioni (sicure) da acquistare
Partendo quindi dai titoli di Stato (o obbligazioni governative), due opzioni convenienti sono i BOT e i BTP. I BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) sono titoli obbligazionari a breve termine, emessi dallo Stato italiano con una scadenza di 3, 6 oppure 12 mesi. Il rendimento di questi titoli è legato alla differenza tra il prezzo d’acquisto (cioè il prezzo del titolo stabilito dall’asta di collocamento) e il prezzo di vendita (che coincide con il valore nominale di 100, se si attende la scadenza). I BOT sono titoli a scadenza breve, quindi perfetti come strumenti sicuri di liquidità.
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Per acquistarli è sufficiente rivolgersi a una banca di fiducia, andare in posta o da un intermediario finanziario autorizzato: a questo punto bisognerà creare un conto deposito titoli dove custodire e gestire gli investimenti. Altra cosa importante, i BOT possono essere comprati sia nel momento della loro emissione che in seguito, cioè in Borsa. Come terza opzione si possono acquistare anche online, ma solo se si ha già un conto titoli con operatività online.
Altro discorso vale per i BTP (Buoni del Tesoro Poliennali). Qui parliamo di investimenti leggermente più rischiosi, perché trattasi di titoli a medio-lungo termine emessi dallo Stato, rimborsabili in un’unica scadenza (e inoltre prevedono una cedola semestrale). Anche se i mercati sono parecchio volatili e imprevedibili, secondo alcuni esperti i BTP possono rivelarsi investimenti interessanti in termini di rapporto rischio-rendimento.
I buoni fruttiferi postali e i conti deposito
I buoni fruttiferi postali (BFP) sono titoli di debito emessi dallo Stato italiano, però attraverso il “veicolo” delle Poste Italiane. Posso risultare investimenti molto sicuri, dato che hanno un rendimento fisso garantito e a scadenza restituiscono il capitale iniziale con in più degli interessi maturati nel corso del tempo (a cui viene applicato un regime di tassazione agevolata). I BFP sono forse gli strumenti di investimento più liquidi e sicuri nel nostro Paese. Anche perché possono essere venduti e rimborsati in qualunque momento.
Veniamo ai conti deposito ad alto rendimento. Chi vuole proteggere i propri risparmi con un rendimento fisso garantito, può decidere tranquillamente di aprire un conto deposito ad alto rendimento. I pro sono evidenti:
- Estrema facilità di accesso al conto deposito
- Depositi fino a 100.000 euro sono garantiti dal FITD, quindi grande sicurezza sull’investimento
Parliamo in questo caso di un tipo di conto bancario che offre tassi di interesse più elevati, rispetto ai normali conti deposito. E il gioco vale la candela, in termini di sicurezza. Perché in cambio della minima garanzia che l’investitore non ritirerà i soldi prima della scadenza del vincolo, la banca si impegnerà a pagare tassi più elevati. Certo è che se si ha bisogno (per emergenze) di accedere ai soldi prima della scadenza del vincolo, allora si potrebbe incorrere nel pagamento di penali.
Fondi monetari e certificati di deposito
Passiamo ora ai fondi comuni d’investimento e ai certificati di deposito. Nel primo caso, si parla di sono fondi altamente liquidi e parecchio sicuri, una scelta molto diffusa tra gli investitori che hanno necessità di gestire la loro liquidità nel breve termine. I certificati di deposito (CD) combinano invece tassi d’interesse discreti con una garanzia di restituzione del capitale (quindi un ottimo affare). E in più rientrano tra i prodotti che sono tutelati dal Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (fino a un importo massimo depositato di 100.000 euro). L’unica “pecca” dei certificati di deposito, però, è che non vengono considerati asset molto liquidi. Quindi occorre fare una scelta oculata, basata anche sulla propria effettiva necessità di liquidità.
Le obbligazioni societarie, l’immobiliare e l’oro
Un altro capitolo interessante, sempre a proposito di investimenti sicuri, riguarda tre ambiti distinti ma ugualmente cruciali: l’immobiliare, le obbligazioni societarie (investment-grade) e l’investimento sull’oro. Andiamo quindi con ordine:
- Investire in immobili è un’ottima strategia, se si dispone di un buon capitale di partenza. Bisogna però tenere conto di un fatto: l’immobiliare è un mercato totalmente asimmetrico e molto complesso. Se si trova la giusta occasione l’investimento risulta profittevole, ma bisogna conoscere i trend di mercato, considerare meticolosamente il rapporto costo/opportunità. Inoltre, occorre saper distinguere l’investimento immobiliare dall’acquisto della prima casa, che più che un investimento è un semplice obiettivo finanziario
- Le obbligazioni societarie investment-grade sono titoli a reddito fisso, che vengono venduti da una società con lo scopo di finanziare le proprie attività. Ricevono punteggi elevati dalle agenzie di rating, perché è molto probabile che le società in questione paghino gli interessi e restituiscano il capitale investito
- L’oro, infine, è il bene rifugio per eccellenza. Si tratta di un investimento molto sicuro, anche se può subire oscillazioni di prezzo drastiche, simili a quelle delle azioni. Ma la scarsità di oro, unita a una domanda costante nel tempo, garantiscono in ogni caso una cosa: l’oro manterrà sempre il suo valore nel tempo, anche nei momenti di maggiore inflazione e volatilità
Su quali azioni puntare nel 2024
Veniamo infine alla possibilità, forse più rischiosa, di investire i propri soldi in azioni. Anche in questo ambito è comunque possibile fare scelte oculate. Ecco allora su che azioni conviene puntare:
- Azioni value. Conviene riservare una parte centrale del proprio portafoglio alle azioni value, cioè quelle azioni di società solide (es. aziende del settore healthcare, delle infrastrutture e del petrolifero) che danno agli investitori un elevato ritorno sull’investimento, fornendo dividendi senza impattare sul core business
- Azioni di società che pagano dividendi. Sono percepite come meno rischiose e riducono il rischio di volatilità dei mercati, perché pagano dividendi in contanti
- Azioni privilegiate. Sono una particolare categoria di azioni che garantiscono a chi le compra un privilegio, economico o politico, rispetto alle classiche azioni ordinarie. In sostanza, chi detiene azioni di questo tipo ha diritto a dividendi più alti.