Lavoro domestico: a breve il click day colf e badanti per beneficare delle assunzioni agevolate, che partirà dal 4 dicembre. Ma prima è necessario adempiere ad alcuni obblighi, ecco quali.
Lavoro domestico: la comunicazione di Assindatcolf
L’associazione Assindatcolf ricorda che i datori di lavoro che intendono assumere un collaboratore familiare o una badante sulla base del “Decreto flussi” potranno fare richiesta a partire dal 4 dicembre 2023.
Ma prima dovranno essere effettuati alcuni passaggi necessari.
Lavoratori domestici: la verifica del reddito
Possono fare richiesta, in base al Decreto flussi:
- i datori di lavoro con reddito imponibile non superiore a 20mila euro
- se nucleo composto da più familiari, la soglia sale a 27mila euro
- se il richiedente è la stessa persona non autosufficiente, non vi è limite da rispettare.
Richiesta di disponibilità
Oltre al reddito, sarà necessario fare richiesta di disponibilità, per vedere se sono già presenti in Italia lavoratori disponibili per le mansioni di colf. badanti e babysitter.
Visto che i tempi per avere una risposta sono lunghi, e possono arrivare a 20 giorni, è consigliabile muoversi il prima possibile.
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L’asseverazione del contratto
Infine, il terzo passaggio riguarda la cosiddetta “asseverazione della certificazione”. Devono infatti essere i professionisti abilitati Assindatcolf e simili a certificare:
- le condizioni reddituali del datore,
- le condizioni contrattuali che vengono offerte al lavoratore.
I contratti potranno infatti essere:
- sia a tempo determinato che indeterminato
- tempo pieno o parziale
Tuttavia, nel caso di part-time, non potrà essere inferiore alle 20 ore settimanali e una retribuzione mensile minima di 503,27 euro, così come da circolare del Ministero.
Decreto flussi
Con il decreto flussi si è voluto dare una spinta all’assunzione di colf e badanti provenienti dall’estero.
Lo ha confermato Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico.
La carenza di questi lavoratori nel nostro territorio nazionale unita al fatto che molti sono oramai vicini all’età pensionabile, ha condotto l’Italia verso la scelta di ingaggiare lavoratori provenienti dall’estero.