Sono molte le agevolazioni che il Governo sta promuovendo per i genitori, tra cui la maggiorazione assegno unico genitore vedovo. Ormai tutti conosciamo i vantaggi dell’assegno unico, una misura a sostegno delle famiglie con almeno un figlio a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino al ventunesimo anno di età. Per poter beneficiare di questo assegno, è necessario presentare l’ISEE aggiornato.
Il contributo non riguarda più solo nuclei familiari con due genitori, ma anche quelli in cui uno dei due viene a mancare. Con la circolare n. 76 del 10 agosto 2023, l’INPS ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla maggiorazione della prestazione.
Come funziona l’assegno unico per genitore vedovo?
La comunicazione INPS da informazioni sulla maggiorazione assegno unico genitore vedovo, nel caso in cui i genitori del nucleo familiare sono entrambi titolari di reddito da lavoro, in ipotesi di persone diventate vedove nel periodo di fruizione della misura. Le nuove indicazioni fanno riferimento al bonus per il secondo percettore di reddito.
Le famiglie con due genitori lavoratori hanno una maggiorazione di 30 euro mensili per ogni figlio, per sostenere il lavoro femminile. Il contributo viene assegnato in misura piena per ISEE pari o sotto i 15 mila euro.
Nel caso di ISEE con un valore maggiore, il bonus verrà versato con una somma più bassa. Il bonus si può ricevere entro un ISEE che non superi i 40.000 euro. La maggiorazione non può però essere richiesta per un nucleo familiare composto da un solo genitore, anche se lavoratore. Questa regola però non sussiste in caso di nuclei vedovili.
Tutte le informazioni sulla maggiorazione assegno unico genitore vedovo
Considerata l’oggettiva fragilità dei nuclei vedovili, con l’accordo del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, viene erogato l’assegno unico universale genitore vedovo, percettore di reddito:
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- ai nuclei vedovili per la morte del genitore lavoratore, avvenuta nel periodo nel quale la prestazione di assegno unico risulta attiva;
- senza nessun adempimento da parte del genitore in vita, la prestazione continua ad essere erogata in automatico.
Quindi, per beneficiare del bonus non serve presentare alcuna domanda, se non quella per assegno unico universale standard che riguarda tutte le famiglie. L’agevolazione viene data anche ai nuclei familiari in cui uno dei due genitori viene a mancare, per un anno dalla morte.
Per le domande di assegno unico presentate dal 1 gennaio 2022, la maggiorazione terminerà dopo la rata di assegno per la mensilità relativa al prossimo marzo.
Il bonus vale per l’annualità nella quale si è presentato il decesso del genitore lavoratore e la prestazione sarà riconosciuta fino al nuovo anno. Per avere la maggiorazione non è richiesta nessuna domanda, sarà assegnata in modo automatico per le domande fatte dal primo gennaio dell’anno scorso.