Mutui, le conseguenze del taglio Bce
Nel corso della riunione del 17 ottobre 2024, la Banca Centrale Europea ha confermato come previsto un nuovo taglio dei tassi d’interesse. E secondo le stime di Facile.it, questa ulteriore riduzione degli indici di 25 punti base potrebbe garantire un significativo abbassamento delle rate dei mutui. Già nei prossimi mesi, la rata di un mutuo variabile standard potrebbe calare di circa 18 euro. E non è tutto.
Analizzando l’andamento dei Futures sugli Euribor a 3 mesi, Facile.it ha inoltre stimato che le rate dei mutui potrebbero scendere di circa 38 euro entro i primi mesi del prossimo anno e, complessivamente, di 95 euro entro la fine del 2025. Se consideriamo ad esempio un mutuo da 126.000 euro in 25 anni (LTV 70%, Tan iniziale 0,67%), sottoscritto nel mese di gennaio 2022, la rata potrebbe passare dai 714 euro mensili di ottobre 2024 ai 676 euro di inizio 2025. Ed entro la fine del prossimo anno potrebbe addirittura scendere fino a 620 euro circa.
Aspettare o surrogare
È quindi lecito porsi una domanda: alla luce del recente taglio dei tassi Bce, è meglio aspettare o provare invece a surrogare? Se si analizzano le migliori offerte di tassi surroga disponibili online, come sottolinea sempre Facile.it, surrogando oggi un mutuo variabile standard si passerebbe da una rata (variabile) di 714 euro a una rata (fissa) di 584 euro. Con un risparmio quindi di almeno 130 euro. E potrebbe convenire surrogare anche nel caso di un mutuo a tasso fisso.
“Le banche in questa fase di mercato stanno offrendo tassi surroga fissi davvero interessanti”, spiegano infatti gli esperti di Facile.it, “e questo rappresenta un’opportunità non solo per chi ha un mutuo variabile e vuole passare al fisso, abbattendo così la rata e bloccandola per il resto del piano di ammortamento, ma anche per chi ha già in essere un finanziamento fisso sottoscritto a condizioni meno vantaggiose rispetto a quelle attuali”.
Mutui a tasso fisso o a tasso variabile
Un’altra domanda legittima è la seguente: se si decide di accendere un mutuo oggi, è meglio scegliere un tasso fisso o uno variabile. Facile.it spiega chiaramente che in questo momento le condizioni di mercato sono a favore dei fissi: le migliori offerte a tasso fisso per un mutuo standard hanno un TAN a partire da 2,79% e rate di 584 euro. Mentre per i tassi variabili si parte da un TAN del 4,10% e rate iniziali di circa 665 euro. Scegliere in questo momento un mutuo a tasso variabile, quindi, vorrebbe dire partire con una rata più alta e sperare che grazie ai tagli della Bce questa rata possa scendere.
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In ogni caso, come sottolinea anche Nicoletta Papucci di MutuiOnline.it, il mercato dei mutui sta vivendo un momento molto positivo: “La ripresa del comparto è già evidente e l’andamento dei tassi suggerisce una completa normalizzazione nel medio periodo del tasso variabile, mentre il tasso fisso è già oggi a livelli storicamente accettabili, in alcuni casi ben al di sotto del 3%”. Ciò significa che questo “riequilibrio tra le due tipologie di tasso porterà più scelta per i consumatori, soprattutto grazie alla possibilità di comparare le offerte. Inoltre, i mutui green, con TAN mediamente più bassi di 20-30bps rispetto ai mutui tradizionali, rappresentano sempre un’alternativa interessante. Per questo, conclude Papucci, “guardiamo con ottimismo al 2025”.