Molti disoccupati che percepiscono la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) si chiedono se sia possibile aprire una Partita IVA senza perdere l’indennità. La risposta è sì, ma con alcune condizioni da rispettare.
L’INPS permette ai percettori della NASpI di avviare un’attività autonoma, ma impone dei limiti di reddito e richiede una comunicazione obbligatoria entro un determinato periodo. Inoltre, per chi intende investire nella propria attività, esiste la possibilità di richiedere la NASpI anticipata, che consente di ricevere in un’unica soluzione l’importo residuo dell’indennità di disoccupazione.
Si può aprire una Partita IVA mentre si percepisce la NASpI?
Sì, è possibile avviare un’attività autonoma senza perdere immediatamente la NASpI, ma è necessario rispettare alcune condizioni stabilite dall’INPS. Il lavoratore che apre una Partita IVA mentre percepisce l’indennità deve:
- comunicare l’inizio dell’attività autonoma all’INPS entro 30 giorni dall’apertura della Partita IVA;
- rispettare un limite di reddito annuo massimo di 5.500 euro, oltre il quale l’indennità viene ridotta o sospesa.
Se questi requisiti vengono rispettati, il lavoratore potrà continuare a ricevere la NASpI, anche se con una riduzione dell’importo.
Qual è il limite di reddito per mantenere la NASpI nel 2025?
Il limite di reddito annuo derivante da lavoro autonomo per mantenere la NASpI è fissato a 5.500 euro. Questo significa che:
- se il reddito annuale non supera i 5.500 euro, la NASpI viene ridotta dell’80% dell’importo percepito;
- se il reddito supera i 5.500 euro, l’indennità di disoccupazione può essere sospesa o revocata, a seconda dell’entità del reddito generato dall’attività autonoma.
Chi prevede di guadagnare oltre questa soglia dovrebbe valutare la possibilità di richiedere la NASpI anticipata, per evitare la sospensione dell’indennità e ottenere un sostegno economico immediato per l’attività.
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È obbligatorio comunicare l’apertura della Partita IVA all’INPS?
Sì, è obbligatorio comunicare all’INPS l’apertura della Partita IVA entro 30 giorni dall’avvio dell’attività autonoma.
La mancata comunicazione può comportare:
- la perdita del diritto alla NASpI;
- l’obbligo di restituire le somme già percepite, nel caso in cui l’INPS rilevi l’attività autonoma in un controllo successivo.
La comunicazione deve essere effettuata attraverso il portale INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
Cos’è la NASpI anticipata e quando conviene richiederla?
La NASpI anticipata è un’opzione che consente ai percettori di NASpI di ricevere in un’unica soluzione l’importo totale dell’indennità residua. Questa somma deve essere utilizzata per:
- avviare un’attività autonoma o un’impresa individuale;
- sottoscrivere una quota di capitale sociale in una cooperativa.
La NASpI anticipata è particolarmente vantaggiosa per chi ha intenzione di investire nella propria attività, in quanto permette di ottenere un sostegno economico immediato, invece di ricevere la NASpI in rate mensili.
Quali sono i termini per richiedere la NASpI anticipata?
I tempi per la richiesta della NASpI anticipata variano a seconda del momento in cui è stata avviata l’attività autonoma:
- se l’attività è iniziata dopo la cessazione del rapporto di lavoro, la domanda deve essere presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività;
- se l’attività è iniziata mentre si era ancora dipendenti, la richiesta va inviata entro 30 giorni dalla domanda di NASpI.
Quali documenti servono per richiedere la NASpI anticipata?
Per ottenere la NASpI anticipata, è necessario presentare all’INPS una domanda specifica allegando la documentazione che dimostri l’avvio dell’attività. I documenti richiesti includono:
- la dichiarazione di apertura della Partita IVA, rilasciata dall’Agenzia delle Entrate;
- eventuali altri documenti che attestino l’avvio dell’attività, a seconda della tipologia di impresa o lavoro autonomo.
La richiesta può essere inoltrata tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS, oppure tramite un patronato.
Nel 2025, aprire una Partita IVA mentre si percepisce la NASpI è possibile, ma è fondamentale rispettare alcune condizioni:
- comunicare tempestivamente l’avvio dell’attività all’INPS;
- non superare il reddito di 5.500 euro annui, per evitare la sospensione dell’indennità;
- valutare la possibilità di richiedere la NASpI anticipata, se si vuole investire nella propria attività.
Seguendo queste regole, è possibile avviare un’attività autonoma senza perdere i benefici della NASpI, sfruttando al meglio le opportunità offerte dal sistema previdenziale italiano.