Uno degli aspetti più rilevanti per i beneficiari della NASpI è il tempo di liquidazione della prestazione, ovvero il periodo che intercorre tra la presentazione della domanda e l’effettivo pagamento dell’indennità.
Secondo un report dall’INPS, nel 2023 l’82% delle domande NASpI è stato liquidato entro 15 giorni. Questo risultato è stato possibile grazie all’implementazione di nuove tecnologie e strumenti di automazione, che hanno consentito di ridurre i tempi di lavorazione e di aumentare l’efficienza dei controlli.
Ma come funziona il processo di erogazione della NASpI? Quali sono i fattori che influenzano i tempi di pagamento?
Tempi di liquidazione NASpI: i dati INPS
Negli ultimi anni, l’INPS ha lavorato per rendere il processo di liquidazione della NASpI più rapido ed efficiente. I dati confermano un netto miglioramento rispetto al passato. In particolare:
- nel 2023, l’82% delle domande è stato liquidato entro 15 giorni dalla presentazione, registrando un incremento del 4% rispetto all’anno precedente;
- l’introduzione di strumenti di intelligenza artificiale ha permesso di velocizzare l’analisi delle richieste e di ridurre gli errori di elaborazione;
- l’aumento del personale dedicato alla gestione delle domande ha contribuito a migliorare i tempi di risposta ai cittadini;
- sono stati rafforzati i controlli automatizzati, per garantire una corretta erogazione della prestazione e ridurre il rischio di frodi.
Si tratta di un cambiamento significativo, che ha permesso a un numero sempre maggiore di cittadini di ricevere il sostegno economico in tempi più brevi.
Come funziona la procedura di liquidazione della NASpI?
Per comprendere i tempi di pagamento della NASpI, è utile conoscere il processo di lavorazione della domanda. Il procedimento prevede diverse fasi:
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- presentazione della domanda: Il cittadino che ha perso il lavoro deve inoltrare la richiesta di NASpI tramite il portale INPS, i patronati, il contact center o, a partire dal 2025, la piattaforma SIISL. La domanda deve essere presentata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro;
- verifica dei requisiti: INPS esamina la richiesta per verificare che il richiedente soddisfi le condizioni necessarie per ricevere l’indennità;
- elaborazione automatizzata: grazie all’intelligenza artificiale, una parte delle domande viene analizzata e approvata in automatico, riducendo i tempi di lavorazione;
- eventuale controllo manuale: se la domanda presenta anomalie o dati incongruenti, viene esaminata da un operatore INPS per ulteriori verifiche;
- liquidazione dell’indennità: se la domanda viene approvata, l’INPS procede con il pagamento della NASpI entro i tempi previsti. L’indennità parte dall’ottavo giorno dalla fine del rapporto di lavoro e viene generalmente erogata entro la prima metà del mese.
Cos’è la NASpI e chi può richiederla?
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS ai lavoratori che hanno perso il lavoro involontariamente. L’importo viene calcolato sulla base della retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni e viene corrisposto per un massimo di 24 mesi.
La NASpI può essere richiesta da:
- lavoratori dipendenti (pubblici e privati) con contratto a tempo determinato o indeterminato;
- apprendisti;
- soci lavoratori di cooperative;
- personale artistico con contratto subordinato;
- dipendenti a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione.
L’impatto della digitalizzazione: più efficienza e accesso ai servizi
L’accelerazione nei tempi di liquidazione della NASpI è solo uno degli effetti positivi dell’innovazione digitale adottata dall’INPS. Nel 2024, l’istituto ha registrato un aumento significativo degli accessi ai servizi online, segno di una maggiore digitalizzazione anche tra le fasce di popolazione più anziane.
L’automazione ha permesso di ridurre i tempi di attesa e migliorare l’efficienza delle pratiche e l’uso di strumenti digitali ha reso più semplice e accessibile la gestione delle domande di NASpI e di altre prestazioni.