Nuovi poveri: sempre più persone si rivolgono ai servizi sociali. I più colpiti? Sono gli anziani.
I dati parlano chiaro: sempre più persone vivono in povertà e si rivolgono ai servizi amministrativi. Come è successo anche a Pescara.
Nuovi poveri: a Pescara da 8mila a 13mila in pochi anni
Un esempio della povertà dilagante nel nostro Bel Paese è rappresentato dal comune di Pescara, che è un po’ la fotografia della media nazionale: in pochi anni, dal 2019 a oggi, sono stati in 13.300 a rivolgersi alle Politiche sociali per ottenere sostegno, e, dice il sindaco: “si stanno raggiungendo grandi risultati in favore di una fascia della popolazione, sempre più consistente. Che attraversa una fase critica”.
Poi sottolinea l’assessore comunale Adelchi Sulpizio: “Spesso i più deboli vengono dimenticati. Questo a Pescara non succede, nessuno viene lasciato indietro. Grazie al potenziamento dell’organico il settore delle Politiche sociali riuscirà a dare risposte rapide e incisive ai nostri concittadini che purtroppo vivono in condizioni di difficoltà economica e sociale”.
Gli anziani la fascia più colpita: la testimonianza di Effetà
E parlando proprio del resto d’Italia, gli anziani risultano la fascia più colpita, come dimostrano le testimonianze svariate di assessori e addetti ai lavori regionali che ogni giorno scendono in campo per combattere la dura lotta alla nuova forma di povertà che si è creata.
Tra questi, anche Giuseppe Leone, presidente di Effetà, ha dichiarato ai microfoni della Nazione che: “La crisi globale è iniziata nel 2008 quando molte famiglie persero la casa”.
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Il centro di ascolto Effetà e la Caritas seguono “30 famiglie al mese” e la situazione, riferiscono, è disastrosa: “Nella storia di Effetà – racconta Leone – è capitato anche qualche caso eclatante come quello di un professionista con reddito da 80.000 euro l’anno che è arrivato a zero e ha chiesto il nostro sostegno. Per fortuna poi la famiglia è riuscita a ricollocarsi. Non è facile rientrare nel mondo del lavoro oltre i cinquant’anni o quando si hanno invalidità. Ci sono stati una ventina di casi atipici e quasi tutti di cittadini di nazionalità italiana“.
E sul tasto anziani non vi sono dubbi: “I nuovi poveri ora sono gli anziani, in particolare gli over 80, che vivono, talvolta, una doppia povertà: quella economica quando le pensioni sono all’incirca di 500 euro e quella della solitudine.”
Anziani con 500 euro al mese: per loro impossibile mangiare
“Con 500 euro – osserva Leone – è impossibile mangiare e si attiva una rete di sostegno ma gli anziani soli hanno bisogno anche di supporto in pratiche burocratiche, uscite”
Appunto per questo, Leone si è detto impegnato in un nuovo progetto, “Anziani e non solo” volto proprio a fornire sostegno a queste persone bisognose di aiuto.