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Bonus affitti e mutui da 2000 euro: come funziona

Legge Bilancio 2024 estende detassazione fringe benefit, includendo bonus affitti e mutui. Incentivo alle imprese per erogare contributi affitto e mutuo.

di Paola Costanzo
14 Novembre 2023
in Bonus
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Nuovo bonus affitti e mutui. La Legge di Bilancio per il 2024 ha confermato e parzialmente rivisto la detassazione dei fringe benefit, introducendo importanti novità per i lavoratori. Tra le modifiche più significative, spicca l’estensione della platea dei beni e servizi inclusi nei fringe benefit, con particolare attenzione alle spese per affitto o mutuo. Questa mossa segue l’esempio di Mario Draghi nel 2022, confermato successivamente nel 2023 e nel 2024, quando furono inclusi anche i costi delle utenze domestiche.

In particolare, la novità principale riguarda la possibilità per le imprese di erogare contributi come rimborso per le spese sostenute per l’acquisto o l’affitto di casa. Questa notizia arriva in un periodo in cui i costi degli affitti e dei mutui sono in costante aumento, anche a causa della crescita dei tassi d’interesse.

Sommario

Toggle
  • Come funziona il bonus affitti e mutui 2024
  • Chi può richiedere il bonus affitti 2024?
  • Cosa deve fare il lavoratore

Come funziona il bonus affitti e mutui 2024

L’articolo 6 della Legge di Bilancio 2024, attualmente in fase di iter parlamentare e quindi suscettibile a modifiche, prevede che, limitatamente al periodo d’imposta 2024, i datori di lavoro avranno la possibilità di rimborsare i dipendenti non solo per le spese di luce, gas o acqua, ma anche per le spese di affitto della prima casa e per gli interessi del mutuo relativo all’abitazione principale.

  • Per chi vive in affitto, la quota rimborsabile sarà calcolata in base al canone mensile;
  • Per i mutui, sarà possibile rimborsare solo il tasso d’interesse.

Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto a questo beneficio, ma spetta al datore di lavoro decidere se erogare o meno il bonus, che entro certi limiti è completamente detassato.

Ecco come generalmente funziona:

  1. Decisione del datore di lavoro: La possibilità di richiedere il bonus affitti è a discrezione del datore di lavoro. È quindi importante che il datore di lavoro decida di aderire a questa opportunità offerta dal governo.
  2. Calcolo della quota rimborsabile: Se il datore di lavoro decide di erogare il bonus, la quota rimborsabile per i lavoratori che vivono in affitto sarà calcolata in base al canone mensile dell’abitazione. La legge stabilisce un limite massimo entro il quale il rimborso è detassato, che può variare a seconda del reddito del lavoratore e di eventuali figli a carico.
  3. Dichiarazione del lavoratore: Il lavoratore è tenuto a dichiarare al datore di lavoro il diritto al bonus, indicando eventualmente anche il codice fiscale dei figli a carico, se applicabile.
  4. Documentazione giustificativa: Sarà richiesto al lavoratore di fornire la documentazione giustificativa delle spese sostenute per l’affitto. Questa documentazione potrebbe includere, ad esempio, contratti di locazione o ricevute di pagamento dell’affitto.
Leggi anche  Tutte le novità della Manovra 2024: dalle pensioni agli affitti al lavoro.

Chi può richiedere il bonus affitti 2024?

Il bonus affitti e mutui previsto dalla Legge di Bilancio 2024 è disponibile per tutti i lavoratori dipendenti, ma la possibilità di richiederlo dipende dalla decisione del datore di lavoro. In altre parole, spetta al datore di lavoro decidere se erogare o meno il bonus ai dipendenti.


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Se il datore di lavoro decide di aderire a questa opportunità offerta dal governo, i dipendenti possono richiedere il bonus per le spese sostenute per l’affitto della prima casa e per gli interessi del mutuo relativo all’abitazione principale. Come già detto, per i lavoratori che vivono in affitto, la quota rimborsabile è calcolata in base al canone mensile, mentre per coloro che hanno un mutuo, è possibile rimborsare solo il tasso d’interesse.

È importante notare che, oltre alla disponibilità del datore di lavoro, ci sono anche dei limiti di reddito e di detassazione da considerare. Le nuove soglie di detassazione per il 2024 sono fissate a:

  • 1.000 euro per tutti i lavoratori;
  • 2.000 euro per quelli con figli a carico, con ulteriori dettagli specifici per gli under 24 e coloro che hanno compiuto i 24 anni di età.

Cosa deve fare il lavoratore

Nonostante spetti al datore di lavoro decidere se erogare il bonus, il dipendente non è esente da responsabilità. Secondo l’articolo 6 della Legge di Bilancio 2024, il lavoratore è tenuto a dichiarare al datore di lavoro il diritto al bonus, specificando il codice fiscale dei figli, nel caso in cui ne abbia. È inoltre previsto che il dipendente fornisca la documentazione giustificativa dell’erogazione del rimborso, sebbene ulteriori chiarimenti siano attesi dalla circolare Inps.

Tags: bonus affitti e mutui
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