Pagamenti pensioni aprile 2025: il calendario

Francesca Ereddia

19 Marzo 2025

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ll cedolino di aprile è in arrivo. Intanto, vediamo il calendario dei pagamenti delle pensioni di aprile 2025.

Pagamenti pensioni aprile 2025: il calendario

I pagamenti delle pensioni di aprile 2025 sono in arrivo. Per chi riceve la pensione in posta o in banca, la data è la stessa: il 1° aprile. Niente differenze quindi questo mese, dal momento che il 1° aprile è comunque un giorno bancabile anche per i pensionati che hanno scelto la pensione su conto corrente.

Per il prelievo in posta, si segue l’ordine alfabetico (per chi non ha bancoposta):

  • A-B: martedì 1° aprile;
  • C-D: mercoledì 2 aprile;
  • E-K: giovedì 3 aprile;
  • L-O: venerdì 4 aprile;
  • P-R: sabato 5 aprile (solo mattina);
  • S-Z: lunedì 7 aprile.

I fruitori di bancoposta possono invece recarsi dal 1° aprile ed effettuare il prelievo presso l’ATM. In ogni caso, è consigliabile rivolgersi al proprio ufficio postale locale per avere delucidazioni sulle date esatte.

Aumenti pensioni aprile 2025

Ad aprile 2025, le pensioni subiranno un incremento dovuto alla consueta rivalutazione annuale basata sull’inflazione. Questo adeguamento serve a mantenere il potere d’acquisto dei pensionati e si applica in misura diversa a seconda dell’importo percepito.


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Gli aumenti riguardano principalmente:

  • le pensioni minime, che beneficiano di un incremento specifico stabilito dal governo.
  • le fasce intermedie, con una rivalutazione parziale in base a criteri progressivi.
  • le pensioni più alte, che ricevono un adeguamento ridotto rispetto alle fasce inferiori.
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Nello specifico:

  • pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo (fino a 2.394,44 euro mensili): +0,8% (rivalutazione piena).
  • pensioni tra quattro e cinque volte il minimo (da 2.394,45 a 2.993,05 euro): +0,72% (90% della rivalutazione piena).
  • pensioni superiori a cinque volte il minimo (oltre 2.993,05 euro): +0,6% (75% della rivalutazione piena).
  • pensioni minime: aumento dell’importo base a 603,40 euro mensili, con una maggiorazione straordinaria del 2,2%, portandole a 616,67 euro mensili.

Eventuali ritardi per conguagli

Si ricorda, inoltre, che oltre alla rivalutazione ordinaria, potrebbero essere previsti ulteriori interventi per categorie particolari, come i pensionati con assegni sociali o con pensioni di importo molto basso. In questo caso, eventuali conguagli potrebbero portare a ritardi nei pagamenti, o gli stessi conguagli in oggetto potrebbero essere inclusi nei cedolini dei mesi successivi.