
I Pagamenti pensioni di maggio 2025 arriveranno, per questo mese, con un lieve ritardo per ovvi motivi: il 1° maggio è un festivo, quindi slittano logicamente al 2. Ecco il calendario.
Pagamenti pensioni di maggio 2025
I pensionati che percepiscono la pensione su conto corrente, riceveranno il pagamento giorno 2 maggio. Invece, chi ha scelto l’accredito in Posta, seguirà il calendario così come sotto rappresentato:
- dalla A alla B: venerdì 2 maggio 2025
- dalla C alla D: sabato 3 maggio 2025 (solo mattina)
- dalla E alla K: lunedì 5 maggio 2025
- dalla L alla O: martedì 6 maggio 2025
- dalla P alla R: mercoledì 7 maggio 2025
- dalla S alla Z: giovedì 8 maggio 2025
Novità pensioni maggio 2025
Nel mese di maggio 2025, molti pensionati italiani potrebbero notare variazioni nell’importo della pensione a causa del ricalcolo delle detrazioni fiscali applicate dall’INPS. Questi cambiamenti derivano da un aggiornamento delle detrazioni d’imposta previste dalla normativa fiscale per l’anno in corso.
Ogni anno l’INPS effettua un ricalcolo delle detrazioni fiscali sulla base delle nuove disposizioni fiscali. Questo può portare a:
- un aumento dell’importo netto per alcuni pensionati, grazie a detrazioni più favorevoli;
- una diminuzione per altri, qualora le nuove detrazioni risultino meno vantaggiose.
L’effetto dipende da vari fattori, tra cui il reddito lordo da pensione, l’età del pensionato e la presenza di familiari a carico.
L’INPS, tenendo conto dell’adeguamento, provvede a ricalcolare la tassazione mensile e a determinare il conguaglio a debito che deriva dalle minori imposte trattenute nei primi tre mesi del 2025.
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Novità per le pensioni anticipate
L’INPS si rivolge inoltre a coloro che matureranno i requisiti per andare in pensione nel 2026: questi lavoratori devono presentare domanda entro il 1° maggio 2025.
La possibilità di presentare la richiesta riguarda anche i dipendenti del settore privato che hanno svolto attività particolarmente faticose o pesanti, e che accedono alla pensione cumulando i contributi versati nelle gestioni speciali per lavoratori autonomi.
L’Istituto riconosce il beneficio ai lavoratori impiegati in mansioni usuranti, a quelli addetti alla cosiddetta “linea di montaggio”, ai conducenti di mezzi pubblici per il trasporto collettivo, e ai lavoratori notturni che svolgono turni per almeno 78 notti all’anno o per l’intero anno lavorativo