Pagamenti pensioni luglio 2025: il calendario completo

I pagamenti pensioni luglio 2025, incluso l’eventuale bonus della quattordicesima, avverranno a partire dal 1° luglio, secondo il solito calendario alfabetico. A luglio saranno parecchi pensionati che potranno godere di un sostanziale accredito maggiorato, grazie all’arrivo della tanto attesa quattordicesima. Ecco qui sotto tutti i dettagli sul calendario pensioni INPS, a chi spetterà la quattordicesima e tutte le novità da tenere a mente sulle pensioni 2025.

Pagamenti pensioni luglio 2025, il calendario

Il pagamento delle pensioni di luglio 2025 avverrà in base al seguente calendario:

• Martedì 1° luglio: Accredito peri titolari di conto corrente bancario o postale, e pagamento per cognomi A-B presso gli uffici postali
• Mercoledì 2 luglio: Accredito per i cognomi C-D presso gli uffici postali
• Giovedì 3 luglio: Pagamento per i cognomi E-K negli uffici postali
• Venerdì 4 luglio: Pagamento per i cognomi L-O presso gli uffici postali
• Sabato 5 luglio: Pagamento per i cognomi P-R presso gli uffici postali (di mattina)
• Lunedì 7 luglio: Accredito per i cognomi S-Z presso gli uffici postali.

A chi spetta la quattordicesima a luglio 2025

Come anticipato, luglio 2025 sarà anche il mese della quattordicesima per parecchi pensionati. La quattordicesima pensione è infatti un’integrazione annuale, pensata per chi ha compiuto 64 anni di età ed è in possesso di alcuni requisiti economici specifici, aggiornati di anno in anno dall’INPS.

Nel 2025, chi sarà considerato in regola con i criteri entro il 31 luglio potrà godere quindi della quattordicesima, erogata automaticamente sul cedolino della pensione di luglio 2025. Per chi invece dovesse maturare i requisiti tra il 1° agosto e il 31 dicembre, il pagamento della quattordicesima avverrà solo a dicembre. È quindi fondamentale, nel caso in cui si desideri ricevere l’aggiunta già a luglio, verificare che la propria posizione anagrafica e reddituale sia correttamente registrata.

Inoltre, per conoscere l’importo esatto della somma, sarà possibile accedere al portale MyInps utilizzando le proprie credenziali, e consultare la sezione dedicata ai servizi per i pensionati, dove saranno visibili i dettagli della mensilità di luglio 2025, compresa l’eventuale quattordicesima.

Ricordiamo anche che, in linea di massima, la quattordicesima spetta ai pensionati:

• Titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione Generale obbligatoria, e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria
• Di almeno 64 anni di età
• Con un reddito complessivo fino a due volte il trattamento minimo annuo del Fondo Lavoratori Dipendenti (dal 2017).

Gli importi della quattordicesima di luglio

Gli importi saranno i seguenti, stabiliti in base agli anni di contributi versati, al reddito annuo percepito e alla categoria lavorativa (lavoratori dipendenti o autonomi) di riferimento. In particolare verranno erogati in quattordicesima:

• 437 euro, fino a 15 anni di contributi (dipendenti) o fino a 18 anni (autonomi), con reddito fino a 11.766,30 euro
• 336 euro, fino a 15 anni di contributi (dipendenti) o fino a 18 anni (autonomi), con reddito oltre i 11.766,30 euro
• 546 euro, dai 15 ai 25 anni di contributi (dipendenti) o da 18 a 28 anni (autonomi), con reddito fino a 11.766,30 euro
• 420 euro, da 15 a 25 anni di contributi (dipendenti) o da 18 a 28 anni (autonomi), con reddito sopra i 11.766,30 euro
• 655 euro, oltre 25 anni di contributi (dipendenti) o oltre 28 anni (autonomi), con reddito fino a 11.766,30 euro
• 504 euro, oltre 25 anni di contributi (dipendenti) o oltre 28 anni (autonomi), con reddito sopra i 11.766,30 euro.

Gli aumenti da perequazione sulle pensioni

Va infine ricordato che dal 1° gennaio 2025 è stato adottato un adeguamento degli assegni pensionistici, pari allo 0,8%, dovuto alla rivalutazione legata all’inflazione. Tale incremento è stato disposto con decreto interministeriale, ed è applicato in misura piena ai trattamenti fino a quattro volte il minimo INPS, con percentuali decrescenti per le fasce più alte.