I pagamenti SFL ovvero per il Supporto Formazione Lavoro di gennaio 2025 sono previsti per metà e fine mese come di consueto. Ma prima di addentrarci nel vivo della questione, è importante ricapitolare brevemente le grandi novità che hanno interessato il sussidio a seguito della Legge di bilancio 2025.
Date dei Pagamenti Supporto Formazione Lavoro gennaio 2025
I pagamenti SFL arrivano in due distinti momenti del mese:
- 15 gennaio 2025: pagamento destinato ai nuovi beneficiari che hanno presentato domanda e avviato i percorsi formativi nel mese di dicembre 2024.
- 27 gennaio 2025: accredito ai beneficiari che già percepiscono regolarmente SFL e continuano a soddisfare i requisiti previsti.
SFL e legge di bilancio: le novità
La grande, principale novità di SFL riguarda il suo importo, ora portato a 500 euro anziché i canonici 350. Ma non solo: la durata di 12 mesi, prima non prorogabili, ora invece è stata allungata.
Al termine dei 12 mesi, i beneficiari possono chiedere il rinnovo, sempre fermo restando il presupposto della partecipazione alle politiche attive proposte dal sistema SIISL.
Ed è proprio SIISL che preoccupa e continua in un certo qual senso, preoccupa, rivelando le sue fragilità sistematiche che hanno portato pochi risultati in questo ultimo anno. Dati alla mano, il sistema, presentato come la soluzione alle problematiche occupazionali in Italia, che, come abbiamo scritto nel nostro report su SIISL, sono i seguenti:
- Lombardia: 3.650 posti
- Campania: 300 posti
- Sicilia: 70 posti
- Calabria: 20 posti
- Basilicata: 8 posti
- Valle d’Aosta: 30 posti
- Molise: 7 posti
- Sardegna: 70 posti
- Puglia: 170 posti
Come sempre, Sud e Isole i più penalizzati, ultima ruota nel carro nel sistema occupazionale. Da mesi lamentavamo noi stessi un inesistente assistenza, a livello di corsi e progetti, per gli abitanti del sud. E infatti, questa scarsa qualità e organizzazione ha presto dato i suoi frutti: come è facile notare, poche decine di posti creati effettivamente, in praticamente un anno e mezzo di sussidio.
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Il nuovo anno è però foriero, quanto pare, di buoni propositi. Si può solamente sperare che le aspettative non vengano ancora una volta tristemente deluse. Specialmente alla luce del fatto che ora, su SIISL, abbiamo anche i fruitori Naspi, che SIISL si ripromette di inserire nel mondo del lavoro. Considerato il fallimento di SIISL sino ad ora, non ci resta che sperare che il futuro all’orizzonte nel nuovo anno sia più roseo.
SIISL: le problematiche e le penalizzazioni per il Sud
Che il Sud sia penalizzato è un dato di fatto: nel 2023, il tasso di disoccupazione al Sud era del 14,4%, il doppio rispetto alla media nazionale.
SIISL è riuscito forse addirittura ad acuirla: non male, per un sistema che avrebbe dovuto essere risolutivo per la disoccupazione, giusto?
La verità è che i pochi posti messi a disposizione dal sistema non saranno mai sufficienti a far fronte all’elevato numero di domande, e al Sud i disoccupati faticano ed entrare nel mondo del lavoro rimanendo sbarrati fuori proprio a causa di ciò.
A ciò si aggiunge anche una forte carenza di skilling e competenze: i lavoratori del sud non vengono messi di fronte alla possibilità di migliorare le loro competenze , le opportunità di corsi e di master sono poche e così rimangono tagliati fuori da aziende o grandi opportunità lavorative.
In tutto questo, un dato è certo: SIISL avrebbe dovuto fare da tramite, eppure ha fallito, almeno per il 2024. Si spera in un 2025 migliore.