La Carta ADI, destinata ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione, può essere utilizzata per sostenere diverse spese familiari, nel rispetto dei vincoli previsti dalla normativa. Un dubbio frequente riguarda le cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate Riscossione: è possibile saldarle utilizzando il saldo della Carta ADI? La risposta è sì, ma con alcune precisazioni importanti.
Cosa prevede la normativa sull’uso della Carta ADI
La normativa sull’Assegno di Inclusione stabilisce che la Carta ADI è utilizzabile per beni e servizi essenziali, tra cui rientrano:
- generi alimentari e beni di prima necessità;
- prodotti per l’igiene personale e domestica;
- farmaci e visite mediche;
- abbigliamento;
- affitto e utenze;
- trasporti.
La legge indica esplicitamente solo le categorie vietate, come:
- giochi e scommesse;
- articoli di lusso;
- armi e servizi per adulti;
- abbonamenti pay TV;
- acquisti presso esercizi non convenzionati.
Le spese non espressamente escluse, quindi, sono considerate ammissibili, a meno che non vengano bloccate dal sistema per motivi tecnici o per anomalie nei pagamenti.
Pagare cartella esattoriale con ADI?
Pagare una cartella esattoriale con ADI è possibile. Poiché i pagamenti verso l’Agenzia delle Entrate Riscossione non rientrano tra quelli vietati, la Carta ADI può essere utilizzata per saldare una cartella.
Tuttavia, è importante:
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- verificare che l’esercente o il canale di pagamento accetti il circuito Mastercard/PostePay della Carta ADI;
- evitare pagamenti cumulativi o anomalie che potrebbero attivare controlli automatici.
In generale, il pagamento di debiti fiscali non viene bloccato a livello sistemico, ma resta sotto la sorveglianza dei controlli INPS e Poste.
Cosa conviene fare prima di pagare
Prima di procedere al pagamento di una cartella esattoriale con la Carta ADI, è consigliabile:
- accertarsi che il saldo disponibile sia sufficiente, per evitare rifiuti;
- conservare ricevute e documentazione, in caso di controlli successivi;
- informarsi presso un CAF o patronato se la cartella può essere rateizzata o se esistono agevolazioni per famiglie in difficoltà.