La pensione di anzianità è una prestazione economica erogata dall’INPS a coloro che raggiungono determinati requisiti di età e contributi versati. In questa guida completa indaghiamo su quali sono tutti i requisiti da rispettare per presentare domanda, la differenza tra anzianità e vecchiaia e quali sono le domande più frequenti per sbrogliare il vasto mondo di questa tipologia di pensione.
Cos’è la Pensione di Anzianità?
La pensione di anzianità, come detto anche in apertura, è una prestazione economica destinata ai lavoratori che hanno raggiunto un certo numero di anni di contribuzione e, in alcuni casi, anche una specifica età anagrafica. Questa pensione consente di ritirarsi dal lavoro prima di raggiungere l’età prevista per la pensione di vecchiaia, mantenendo comunque un reddito sostitutivo.
In Italia, la gestione di questa tipologia di pensione è affidata all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale).
Requisiti per la Pensione di Anzianità
Per accedere alla pensione di anzianità, è necessario soddisfare determinati requisiti di età e contribuzione. I requisiti variano a seconda del settore lavorativo e del tipo di lavoro svolto, ma in linea di massima sono:
- Età minima: variabile a seconda delle riforme previdenziali e delle categorie di lavoratori. Alcuni lavoratori possono andare in pensione a 62 anni, altri devono aspettare fino a 67 anni.
- Anni di contributi: in genere, sono necessari almeno 35-40 anni di contributi per accedere alla pensione di anzianità.
Per i lavoratori dipendenti del settore privato, ad esempio, può essere richiesto un minimo di 42 anni e 10 mesi di contribuzione per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Come si calcola l’importo della pensione di anzianità?
L’importo della pensione di anzianità viene calcolato sulla base dei contributi versati durante la vita lavorativa del richiedente. Il calcolo della pensione di anzianità può essere complesso, ma in linea di massima i metodi di principali sono due:
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- Sistema retributivo: si basa sugli ultimi stipendi percepiti e generalmente favorisce i lavoratori con carriere retributive in crescita. L’importo della pensione viene calcolato come una percentuale degli stipendi degli ultimi anni di lavoro.
- Sistema contributivo: si basa sui contributi effettivamente versati durante tutta la carriera lavorativa. Questo metodo è più equo, in quanto riflette con maggiore precisione i versamenti effettuati dal lavoratore.
Opzioni per la Ricongiunzione dei Contributi
Ma cosa accade se si hanno alle spalle più lavori e diverse gestioni previdenziali? Bisogna operare la ricongiunzione dei contributi, che permette di unificare i periodi contributivi versati in diverse gestioni previdenziali in uno unico. Questa operazione è utile per aumentare il totale dei contributi accreditati e, di conseguenza, l’importo della pensione.
Integrazioni e Maggiorazioni
In alcuni casi, la pensione di anzianità può essere integrata con maggiorazioni per specifiche categorie di lavoratori, come coloro che hanno svolto lavori usuranti o particolarmente gravosi. Queste integrazioni possono incrementare l’importo della pensione mensile e possono consentire anche di andare in pensione anticipatamente.
Come presentare la domanda di pensione di anzianità
La domanda per la pensione di anzianità deve essere presentata all’INPS attraverso i canali telematici disponibili direttamente sul sito ufficiale dell’ente.
- Registrazione sul sito INPS: accedere al sito ufficiale dell’INPS e, se non si è già in possesso di un account. procedere alla registrazione.
- Compilazione della domanda online: utilizzare il servizio online dedicato alla presentazione delle domande di pensione.
- Documentazione richiesta: allegare tutta la documentazione necessaria, come l’estratto conto contributivo, il documento di identità e il codice fiscale. Prestare particolare attenzione alla correttezza di tutti i documenti, gli errori comporteranno slittamenti nell’accettazione finale della domanda.
- Invio della domanda: dopo aver completato la domanda e allegato i documenti, inviare il tutto tramite il portale INPS.
- Tempi di elaborazione: i tempi di elaborazione della domanda possono variare, ma in genere l’INPS impiega circa 60 giorni per completare la valutazione e comunicare l’esito. È possibile seguire lo stato della pratica tramite il sito dell’INPS o contattando direttamente l’ente.
- Verifica stato della domanda: lo stato della domanda può essere verificato accedendo al proprio profilo sul sito dell’INPS, nella sezione MyINPS. Qui è possibile visualizzare tutti i dettagli della domanda e ricevere eventuali comunicazioni da parte dell’ente.
Se la procedura risulta ostica, si può pur sempre richiedere assistenza presso i patronati o tramite il contact center dell’INPS.
Differenze tra Pensione di Anzianità e Pensione di Vecchiaia
Spesso, parlare di pensione di anzianità può portare a confonderla con la pensione di vecchiaia, quindi andiamo a scoprirne le differenze sostanziali.
La pensione di anzianità si distingue dalla pensione di vecchiaia per i requisiti di accesso. Mentre la pensione di vecchiaia si basa esclusivamente sull’età anagrafica, quella di anzianità richiede un certo numero di anni di contribuzione. Inoltre, la pensione di anzianità può comportare penalizzazioni se richiesta prima del raggiungimento dell’età pensionabile.
Penalità per il Pensionamento Anticipato
Richiedere la pensione di anzianità prima del raggiungimento dell’età pensionabile può comportare delle penalità, che si traducono in una riduzione dell’importo della pensione. È importante valutare attentamente questa scelta per evitare riduzioni significative del reddito pensionistico.
Invece, se non si hanno abbastanza contributi per accedere alla pensione di anzianità, è possibile continuare a lavorare fino a raggiungere i requisiti necessari o considerare altre forme di pensionamento, come la pensione di vecchiaia, prima di presentare domanda.
Quali sono le novità normative?
Le normative riguardanti la pensione di anzianità sono soggette a frequenti cambiamenti e aggiornamenti. Ad esempio, nel 2019 è stata introdotta la Quota 100, che permette di andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi. È fondamentale restare aggiornati tramite fonti ufficiali come l’INPS per conoscere le ultime modifiche.
Domande frequenti sulla pensione di anzianità
Chi può beneficiare della pensione di anzianità? I lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, nonché i lavoratori autonomi, purché soddisfino i requisiti contributivi e di età. Questi variano in base al settore lavorativo e alle normative vigenti.
È possibile cumulare la pensione di anzianità con altri redditi? Sì, in alcuni casi è possibile cumulare la pensione di anzianità con altri redditi da lavoro, ma esistono limiti e condizioni specifiche che possono variare.
Come posso verificare i miei contributi? È possibile verificare i contributi tramite l’estratto conto contributivo disponibile sul sito dell’INPS.
Come influisce la riforma Fornero sulla pensione di anzianità? La riforma Fornero ha introdotto cambiamenti significativi, come l’innalzamento dell’età pensionabile e il passaggio al sistema contributivo, che influiscono sull’accesso e sull’importo della pensione di anzianità
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