Il mondo del lavoro può essere estremamente variegato e, purtroppo, non sempre le mansioni svolte sono caratterizzate dalla stessa equità in termini di fatica e pesantezza. Fortunatamente, esistono delle disposizioni normative che permettono ai lavoratori che hanno svolto attività particolarmente usuranti di accedere alla pensione in anticipo rispetto all’età ordinaria. Ma come funziona esattamente questo processo e chi ne può beneficiare?
Pensionamento lavori usuranti: la normativa
Il decreto legislativo 67/2011, in vigore dal 1° gennaio 2008, ha istituito una disciplina che consente ai lavoratori di andare in pensione anticipatamente se hanno svolto lavori riconosciuti come usuranti. Questa normativa è stata confermata e integrata dalla Legge Fornero del 2011 e successivamente migliorata attraverso le leggi di bilancio del 2017 e del 2018. Questa normativa differisce da quella relativa ai lavori gravosi, godendo di agevolazioni previdenziali più robuste.
Come si calcolano gli anni di lavoro usurante?
Gli anni di lavoro usurante sono calcolati considerando il periodo in cui il lavoratore ha svolto attività riconosciute come usuranti, come definito dalla normativa vigente. Questo può includere lavori svolti in ambienti faticosi, ad alte temperature, in spazi ristretti, o altre attività specifiche identificate come usuranti. È importante che il lavoratore mantenga documentazione accurata e dettagliata del proprio impiego e delle mansioni svolte durante la propria carriera lavorativa, in modo da poter dimostrare il periodo di lavoro usurante al momento della richiesta di pensionamento.
Quali sono i lavori usuranti riconosciuti dall’INPS?
La possibilità di pensionamento anticipato per lavori usuranti è riservata esclusivamente ai lavoratori dipendenti, sia del settore privato che del pubblico impiego, che hanno svolto determinate attività. Queste ultime, riconosciute dall’INPS, includono:
- Lavori in ambienti particolarmente faticosi come gallerie, cave o miniere.
- Lavori ad alte temperature o in ambienti sottoposti ad aria compressa.
- Attività di asportazione dell’amianto o di lavorazione del vetro cavo.
- Lavori in spazi ristretti o in ambienti caratterizzati da ripetizione costante di cicli lavorativi.
Oltre ai lavoratori addetti a queste mansioni, rientrano tra i destinatari della normativa anche i lavoratori notturni e i conducenti di veicoli adibiti a trasporto pubblico con capienza di almeno 9 posti.
Quanti anni prima si va in pensione con i lavori usuranti?
Per poter accedere alla pensione anticipata per lavori usuranti, è necessario aver svolto tali attività per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro, o per almeno la metà della vita lavorativa complessiva. A partire dal 1° gennaio 2016, l’età minima per il pensionamento è stata fissata a 61 anni e 7 mesi, con un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e il conseguimento del quorum 97,6.
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Ecco una tabella riassuntiva dei requisiti d’accesso alla pensione anticipata:
Requisiti | Dettagli |
---|---|
Anzianità contributiva | Minimo 35 anni |
Età minima | 61 anni e 7 mesi |
Mansioni svolte | Attività usuranti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro, o per almeno la metà della vita lavorativa complessiva |
Categoria dei lavoratori | Dipendenti del settore privato o pubblico impiego, svolgenti specifiche attività usuranti |
Procedure di richiesta
Per ottenere il pensionamento anticipato, i lavoratori interessati devono presentare una specifica domanda presso la sede dell’INPS entro il 1° maggio dell’anno precedente a quello in cui si maturano i requisiti agevolati. La documentazione necessaria deve comprendere copie dei documenti che attestino lo svolgimento delle attività usuranti e dei requisiti necessari per l’anticipo del pensionamento.
Alternative e aspetti da considerare
Nonostante le disposizioni per il pensionamento anticipato per lavori usuranti, rimane la possibilità di accedere alla pensione secondo i requisiti generali della Riforma Fornero, se più favorevoli. È importante valutare attentamente le opzioni disponibili e considerare anche le modifiche normative e le loro implicazioni sul proprio percorso pensionistico.